Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PREVISIONI METEO: LUNEDI' 28 DICEMBRE 2009

28/12/2009 - LUNEDI 28 DICEMBRE 2009
Da poco a parzialmente nuvoloso su tutte le regioni; in serata nuovo aumento delle nubi con locali precipitazioni sulle regioni centrali peninsulari e settori alpini occidentali. Temperature in diminuzione.

Mattinale del 27 dicembre 2009

Maltempo al Centro Nord

Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è atteso questa mattina in Liguria, Toscana e Emilia Romagna, per un sopralluogo nelle zone più colpite dall'ondata di maltempo che ha investito negli ultimi due giorni il centro-nord del Paese.

Nelle regioni centro settentrionali, infatti, a causa del maltempo si sono verificate decine di frane, che hanno bloccato strade e ferrovie e diversi fiumi hanno rotto gli argini, provocando allagamenti di intere zone.
Il livello dei fiumi e dei torrenti, insieme al rischio di valanghe su tutto l'arco alpino è costantemente monitorato dalla Protezione Civile, in stretto contatto con le autorità locali.

Le situazioni più gravi si sono verificate in Liguria, nello spezzino, dove il fiume Magra è straripato e in Toscana, nelle province di Lucca e Pisa, dove il fiume Serchio è esondato in più punti. Vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile e tecnici hanno lavorato tutta la notte per ripristinare gli argini, pompare via l'acqua e dare assistenza alle persone che sono state evacuate dalle proprie abitazioni.

In Emilia Romagna, monitorati il livello del Panaro e del Secchia. E' rientrata invece l'emergenza in Friuli Venezia Giulia, dove il Tagliamento e l'Isonzo sono saliti fino al livello di guardia.

In montagna è il rischio valanghe a tenere alta l'attenzione degli esperti. L'innalzamento delle temperature dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi ha infatti fatto salire il livello di allerta su tutto l'arco alpino, in particolare in Lombardia.

Dopo aver colpito le regioni centrali e settentrionali del paese, il maltempo si e' spostato a sud, interessando prima la Sardegna e la Campania e successivamente il resto delle regioni meridionali. Sono previsti temporali localmente anche molto intensi, che dovrebbero esaurirsi in serata.

Il Dipartimento della Protezione civile seguirà l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di Protezione civile.
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Protezione Civile

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