Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

LETTERA APERTA, AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ON. RICEVUTO

29/01/2010 - Illustrissimo Presidente, è inammissibile dopo la tragedia del 1 Ottobre 2009, continuare ad assistere ad un atteggiamento di disattenzione nei confronti dell’intero territorio provinciale da parte degli uffici preposti al controllo dello stesso! Di norma al cospetto di una tragedia di quelle proporzioni, ci si sarebbe aspettati una solerzia nell’intensificare i servizi di controllo anche sul resto
del territorio provinciale, soprattutto in quelle frazioni, villaggi e comuni più compromessi e vicini ai luoghi della tragedia.
Di fatto, invece, assistiamo perplessi alle continue richieste di intervento ed attenzione da parte dei cittadini, che evidentemente non trovano adeguato riscontro nei vari funzionari e dirigenti dell’Ente provinciale, costringendoci a continue interrogazioni ed atti di denunzia, che nella maggior parte dei casi hanno esito analogo alle suddette segnalazioni.
Pertanto, la decisione di scrivere questa nota, al Presidente della Provincia Regionale di Messina, per denunziare con forza la nostra disapprovazione per come sono gestiti i servizi di manutenzione e controllo sul territorio, evidenziando lo stato di totale abbandono e mancanza di manutenzione delle vie di deflusso delle acque piovane, causa principale di smottamento e frane, in buona parte delle strade provinciali messinesi.
Inevitabile rimanere estremamente rammaricati, al cospetto delle diverse segnalazioni sulle criticità dei villaggi di Cumia, San Filippo superiore, Ponte Schiavo, San Placido Calonerò e Pezzolo, tra l’altro zone estremamente vicine alle alluvionate Giampilieri e Briga, nell’assistere alla disattenzione, e ci spiace dirlo disaffezioni, da parte dei diversi responsabili e rappresentanti delle zone viarie provinciali nel messinesi.
Pertanto Signor Presidente, onde evitare come già successo negli anni precedenti, di assistere all’ingiusta elargizione di premi ai dirigenti provinciali per la loro presunta egregia attività, chiediamo un incontro immediato, al fine di venire a conoscenza degli interventi ordinari e straordinari previsti nei suddetti villaggi, ed al contempo per conoscere i provvedimenti dell’Amministrazione per l’eventuali responsabilità per i suddetti disservizi che sono principale concausa, oltre alle incalcolabili intemperie, dei disaggi nelle diverse zone messinesi.

Messina lì, 28/01/2010
I Consiglieri del Gruppo MPA:

Rosy Danzino Bonomo
Roberto Cerreti
Nino Previti

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