Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

LOMBARDO AI DEPUTATI ELETTI IN SICILIA: NEGATE GLI ECOINCENTIVI ALLA FIAT

Palermo, 28 gennaio 2010 – Il Presidente della Regione siciliana ha chiesto, con una lettera ai deputati eletti in Sicilia, di bocciare la proposta di legge che prevede gli ecoincentivi alla Fiat qualora il piano industriale dovesse continuare a prevedere la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese. La posizione della Regione, che domani sera parteciperà alla prima riunione del tavolo tecnico
che valuterà il piano industriale della Fiat, è a questo punto chiara: nessun margine di trattativa nei confronti di una azienda che chiude stabilimenti, licenzia i dipendenti al sud e vara piani di cassa integrazione al nord, mentre distribuisce dividendi ai suoi azionisti.
Il polo di Termini Imerese – scrive Lombardo – è importante per l’economia siciliana. Ed è strategico nel bacino del Mediterraneo, che è già diventata area di espansione di nuovi mercati. Può giovarsi della collaborazione del polo tecnologico siciliano che, a Catania, sta già sperimentando nuovi motori ecologici. L’unico reale differenziale dello stabilimento, la distanza dai mercati mitteleuropei, potrebbe essere annullato raccordando la produzione ai trasporti via mare, attraverso il porto di Termini Imerese, che è già operativo e stranamente ignorato nelle strategie industriali del colosso torinese.
La Regione è pronta a investire oltre 300 milioni di euro per potenziare il polo industriale di Termini. Ma la Fiat non fornisce elementi di valutazione, né ha mai spiegato quante risorse siano state impiegate in Sicilia rispetto alle ingenti risorse pubbliche ricevute dallo Stato nel corso della sua storia.
Se nonostante questo contesto, la decisione di chiudere lo stabilimento dovesse essere “indiscutibile” – conclude il Presidente della Regione Siciliana – è necessario uno scatto di responsabilità e orgoglio, non votando gli ecoincentivi. Un’arma democratica, per costringere la Fiat a riaprire il confronto e il dialogo con le istituzioni e i sindacati.

Gregorio Arena

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