Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

EMERGENZA IDRICA A CESARÒ, IL COMUNE CHIEDERÀ RISARCIMENTO DANNI ALL’EAS

Questa la decisione presa dal Consiglio comunale, che si è riunito ieri per affrontare il problema dell’emergenza idrica. Il Consiglio ha inoltre stabilito di dare mandato al sindaco, Antonio Caputo, per intraprendere le azioni legali più opportune
Cesarò (Me), 25/02/2010 - L’Eas è inadempiente. E’ ciò che si desume dalla convenzione stipulata tra l’Ente Acquedotti Siciliani e il Comune di Cesarò, nel 1961.
Proprio per questo, a seguito dei ripetuti disagi che l’ente acquedotto ha arrecato alla popolazione cesarese, costretta a vivere senza acqua a scadenze quasi ‘ordinarie’, il Consiglio comunale, presieduto da Sebastiano Barbagallo, ha disposto di dare mandato al sindaco del paese nebroideo, Antonio Caputo, per nominare un legale e verificare i danni arrecati dall’Eas alla comunità.

“Dobbiamo inoltre tentare altre vie – ha detto il presidente del Consiglio, Sebastiano Barbagallo – per poter garantire ai cesaresi la costante fornitura dell’acqua”

Il Consiglio, che si è riunito ieri presso la sala comunale, ha infatti deciso di verificare la possibilità, data la chiara inadempienza dell’Eas, di gestire direttamente l’acquedotto e di impegnare sul bilancio di previsione e sul pluriennale, somme per la ricerca di nuove risorse idriche e per la risoluzione del problema.

“L’Eas – ha dichiarato il sindaco Antonio Caputo – contrariamente a quanto previsto da quella convenzione, non ha provveduto inoltre a trovare nuove sorgenti e non ha mai rinnovato le condotte. In più, – conclude il primo cittadino - come a mettere la ciliegina sulla torta, non ha mai fornito gratuitamente acqua agli edifici comunali, come invece avrebbe dovuto fare”

Tra i punti all’ordine del giorno, anche quello di ricercare finanziamenti per i progetti già depositati presso gli Assessorati competenti e di richiedere con urgenza somme per ripristinare nell’immediato i danni che fino ad oggi hanno fatto scaturire le emergenze

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