Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

MAFIA: LUMIA (PD), SE I FATTI VERRANNO CONFERMATI LOMBARDO SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’



Palermo, 29 marzo 2010 – “Se i fatti verranno confermati anche per il Presidente Lombardo vale la presa di posizione che ho avuto nei confronti di casi simili: chi sbaglia paga”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia.  “Nella lotta alla mafia – aggiunge Lumia – non si possono fare sconti.

È una lotta che richiede coerenza e intransigenza, per cui bisogna agire come sempre su due livelli. Innanzitutto il giudizio politico: la politica deve fare la sua parte e valutare se esistono sistemi di relazioni che, al di là del giudizio penale, possano avere un risvolto negativo sulla figura del Presidente della Regione. È importante che Lombardo chiarisca e se dai fatti emergeranno rapporti consapevoli con esponenti di Cosa nostra non c’è dubbio che i siciliani dovranno avere la possibilità di scegliersi, con elezioni anticipate, il futuro Presidente della Regione. Appena le carte saranno disponibili, quindi, bisognerà leggerle e valutarle con attenzione. Allo stesso modo sul piano penale: se la Procura di Catania valuterà come fondate le accuse bisognerà trarne le debite conseguenze e Lombardo per primo dovrà assumersi le sue responsabilità”.

“È chiaro pure – conclude l’esponente del Pd – che in questo momento riforme come quella dei rifiuti facciano saltare in aria i vecchi sistemi di potere. Potrebbe, quindi, esserci una strumentalizzazione, ma ciò non può esimere Lombardo e la politica dal fare chiarezza”.

Ufficio stampa
Matteo Scirè

Commenti