Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

MAFIA: LUMIA (PD), SE I FATTI VERRANNO CONFERMATI LOMBARDO SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’



Palermo, 29 marzo 2010 – “Se i fatti verranno confermati anche per il Presidente Lombardo vale la presa di posizione che ho avuto nei confronti di casi simili: chi sbaglia paga”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia.  “Nella lotta alla mafia – aggiunge Lumia – non si possono fare sconti.

È una lotta che richiede coerenza e intransigenza, per cui bisogna agire come sempre su due livelli. Innanzitutto il giudizio politico: la politica deve fare la sua parte e valutare se esistono sistemi di relazioni che, al di là del giudizio penale, possano avere un risvolto negativo sulla figura del Presidente della Regione. È importante che Lombardo chiarisca e se dai fatti emergeranno rapporti consapevoli con esponenti di Cosa nostra non c’è dubbio che i siciliani dovranno avere la possibilità di scegliersi, con elezioni anticipate, il futuro Presidente della Regione. Appena le carte saranno disponibili, quindi, bisognerà leggerle e valutarle con attenzione. Allo stesso modo sul piano penale: se la Procura di Catania valuterà come fondate le accuse bisognerà trarne le debite conseguenze e Lombardo per primo dovrà assumersi le sue responsabilità”.

“È chiaro pure – conclude l’esponente del Pd – che in questo momento riforme come quella dei rifiuti facciano saltare in aria i vecchi sistemi di potere. Potrebbe, quindi, esserci una strumentalizzazione, ma ciò non può esimere Lombardo e la politica dal fare chiarezza”.

Ufficio stampa
Matteo Scirè

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