Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MESSINA, GRANDE BALLETTO MODERNO AL VITTORIO EMANUELE CON “THE BEST OF PARSONS DANCE” DAL 5 AL 7 MARZO

03/03/2010 - Un programma straordinario per uno degli spettacoli più attesi della stagione musicale dell’Ente Teatro di Messina: “The Best of Parsons Dance”, come dice il titolo, comprende il meglio dei fantasiosi e atletici balletti, tutti firmati da David Parsons, di questa che è una delle migliori compagnie al mondo di danza moderna. Lo spettacolo, voluto dal direttore artistico Lorenzo Genitori, è in programma il 5 e 6 marzo alle ore 21 e il 7 marzo alle ore 17,30 sul palcoscenico del Teatro Vittorio Emanuele.
Dagli anni Ottanta David Parsons, vera e propria icona di quella che viene definita “Post Modern Dance”, intrattiene il pubblico di tutto il mondo con una danza piena di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso.
La Parsons Dance – fondata nel 1987 da David Parsons e dal light designer Howell Binkley - è tra le poche compagnie che, oltre ad essersi affermate sulla scena internazionale con successo sempre rinnovato, siano riuscite a lasciare un segno nell’immaginario teatrale collettivo e a creare coreografie divenute veri e propri “cult” della danza mondiale.
Sin dagli esordi, l’alta preparazione atletica degli interpreti e la grande capacità del fondatore di dare anima alla tecnica sono state gli elementi distintivi della compagnia. Come ha scritto il New York Times, “i ballerini vengono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura”. Le creazioni di Parsons, prima fra tutte la celeberrima “Caught” del 1982, portano tutte il segno di una straordinaria teatralità e di un lavoro fisico che si trasforma in virtuosismo e leggerezza.
È una danza solare, che diverte in quanto espressione di gioia, capace di trasmettere emozioni semplici e dirette, quindi estremamente accessibile al grande pubblico.
Le performance della compagnia sono esaltate con fantasia e immaginazione dal light designer Howell Binkley, mentre tra le collaborazioni eccellenti figura Luca Missoni che ha firmato i costumi di molti pezzi.
Composta da undici ballerini fissi, la compagnia vanta un vasto repertorio di coreografie originali. Le musiche spaziano da Rossini e Mozart al jazz di Phil Woods e Miles Davis, dal leggendario musicista brasiliano Milton Nascimento a Robert Fripp, chitarrista e fondatore dello storico gruppo rock inglese King Crimson; dalla popolare musica della Dave Matthews Band alle celeberrime hit degli Earth, Wind & Fire.
Il programma che vedremo a Messina prevede nella prima parte “Remember me”, una nuova coreografia presentata in anteprima europea su arrangiamenti particolari (della East Village Opera Company) di celebri brani di musica lirica: dalle “Nozze di Figaro” di Mozart alla “Carmen” di Bizet, alla “Madama Butterfly” di Puccini eccetera. Nella seconda parte i balletti sono tre. Il primo, su musiche di Kenji Bunch, è dedicato al tango; il secondo, “Caught”, è appunto il pezzo più famoso creato da Parsons, con l’uso di luci stroboscopiche, su musiche di Robert Fripp; il terzo, dal titolo “In the End”, con la musica della Dave Matthews Band, è una coreografia molto complessa con repentini cambi di passo.

Teatro Vittorio Emanuele: 5 e 6 marzo, ore 21; 7 marzo, ore 17,30
Prezzi: platea 30/21 euro, prima galleria 18/15 euro, seconda galleria 7/5 euro

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