Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MESSINA. IL SINDACO BUZZANCA PROSEGUE NEL SUO CAMMINO DI DISTRUZIONE DELLE ISTITUZIONI

Messina, 03 MARZO 2010 - Inesorabile come le frane e i terremoti, la Giunta Buzzanca prosegue nel suo cammino di distruzione delle istituzioni comunali e della logica amministrativa. Forse anche della legalità istituzionale. Con una procedura di mobilità che, per quanto è dato sapere, ha trascurato qualsiasi procedura concorsuale, ha preso servizio in qualità di dirigente al Comune di Messina l’ing. Carmelo Famà, proveniente da Taormina (come il segretario generale Alligo, che però – stranamente - non ha firmato una così delicata proposta di assunzione, la delibera n. 973 del 22.12.2009). Voci malevole insinuano che a Taormina non avrebbe posseduto la qualifica di dirigente (ciò che renderebbe non solo illegittima ma anche illecita la procedura di mobilità), ma solo quella di “responsabile” di fatto di un ufficio dirigenziale: ne sarebbe una indiretta conferma il curriculum allegato alla delibera di assunzione, da cui risulta che lo stesso sarebbe stato assunto – a 29 anni! – dal comune di Taormina direttamente come dirigente, e dunque senza i cinque anni di esperienza direttiva richiesti dal contratto della dirigenza.

Contro questo modo arrogante di procedere si oppone il PdCI di Messina, a tutela della legalità e del lavoro dei tanti funzionari del Comune di Messina, che negli ultimi anni si sono visti occupare diversi incarichi dirigenziali, con assunzioni senza concorso e/o con “transazioni” di dubbia regolarità.

La segreteria provinciale Pdci Messina

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