Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

BALLISTRERI: “LO SCIPPO DEI BENI DEMANIALI ENNESIMO TRADIMENTO, LA REGIONE SICILIANA RICORRA ALLA CORTE COSTITUZIONALE”

30/04/2010 - Sull’ipotesi di incamerare i beni demaniali della Sicilia da parte del Governo nazionale per finanziare il federalismo fiscale a favore del Nord, opportunamente sollevata dal capogruppo del MpA alla Camera on. Carmelo Lo Monte, interviene il vicecommissario regionale del Movimento on. Maurizio Ballistreri. Per l’esponente autonomista “si tratterebbe di una grave ulteriore lesione costituzionale allo Statuto
autonomistico, in specie all’art. 32 già largamente disatteso, nel quadro del “tradimento” del patto sotteso ad esso. Secondo l’on. Ballistreri, se il Governo nazionale ed il Parlamento dovessero operare questa infausta scelta contro i siciliani, il presidente della Regione dovrà sollevare la questione innanzi alla Corte Costituzionale, nel mentre la più generale inattuazione dello Statuto si configura viepiù come una violazione dei diritti del popolo della Nazione Siciliana.

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