Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

CRITICA L’ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA, NONOSTANTE SIANO STATE RECEPITE QUASI TUTTE LE ISTANZE DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E ANIMALISTE

21.04.2010 - “Intenso l’impegno del Governo e del Parlamento nel recepire quanto avanzato dalle Associazioni ambientaliste e animaliste. L’Associazione Vittime della Caccia ringrazia quanti si siano impegnati trasversalmente per affermare la tutela degli habitat e degli uccelli selvatici
nel delicato periodo di migrazione e riproduzione”, dichiara Maurizio Giulianelli dell’Associazione Vittime della Caccia.

“Siamo comunque critici per la concessione alla lobby venatoria per il regime di deroga di cui le regioni potranno avvalersi nella prima decade di febbraio, seppur vincolate dal parere dell’Ispra sulla base delle diverse specie di avifauna. E’ nelle nostre speranze che le regioni non abusino di questa concessione ulteriore e recepiscano la richiesta sempre più pressante dei cittadini che vogliono vivere in pace, senza assistere alle violenze cui sono sottoposti forzatamente durante la stagione venatoria prevista dalla legge 157/92.

Il 31 gennaio tiriamo tutti un sospiro di sollievo e ci rimane difficile digerire un ulteriore prolungamento della caccia, seppur per alcuni giorni. Questa concessione dovrà essere usata con grande parsimonia e legittimata dall’Ispra per non incorrere nel giudizio della Corte Europea che già ha redarguito l’Italia per l’abuso di questo strumento da parte delle regioni più accondiscendenti verso i cacciatori”, aggiunge Giulianelli “Non vogliamo pagare noi tutti per il crudele piacere di pochi armati, non vorremmo più contare morti e feriti causati dalle doppiette, non vogliamo trovare animali selvatici impallinati agonizzanti nei nostri terreni, non vorremmo essere noi, che di caccia non ne vogliamo sapere, i prossimi morti e feriti della prima decade di febbraio…”. Conclude Maurizio Giulianelli.

Associazione Vittime della Caccia

Commenti

  1. Sarebbe bello che in Italia si cacciasse come nel resto d'Europa. Purtroppo non è così. In Italia si caccia MOLTO MENO che in Europa ma gli urlatori e certa stampa fanno credere che è il contrario. Boh............

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