Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

FIAT: LUMIA (PD), MARCHIONNE DICA LA VERITA’, FIAT STA DELOCALIZZANDO

Roma, 21 aprile 2010 – “È paradossale che Marchionne dichiari che le radici della fiat ‘sono e resteranno in Italia’ e allo stesso tempo decida di chiudere Termini Imerese. Marchionne dica la verità: la fiat vuole ridimensionare la sua presenza in Italia e delocalizzare la produzione laddove il costo
della manodopera è più basso e ha scelto di chiudere Termini Imerese perché sapeva che non avrebbe incontrato molte resistenze da parte di un governo che, in ogni occasione, sacrifica il Sud. D’altronde il comportamento dell’esecutivo è inequivocabile”. Lo afferma il senatore del Pd Giuseppe Lumia, commentando le dichiarazioni dell’ad della fiat, Sergio Marchionne, rese durante la presentazione del nuovo piano industriale dell’azienda torinese.


“Cosa ha fatto il governo – chiede Lumia – per persuadere la fiat a rimanere in Sicilia e scommettere così sui mercati del Mediterraneo? Come può un governo accettare solo l’idea che in Italia si producano poco più di un milione di automobili a fronte di una produzione totale di 6 milioni? Come può un governo accettare una quota così bassa che ci vede fanalino di coda dei Paesi industrializzati dove si producono automobili?

“Negli altri Paesi – conclude l’esponente del Pd – sono intervenuti direttamente i capi di governo. In Italia Berlusconi non ha mai mosso un dito. Il governo ha fatto semplicemente da notaio”.

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