Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

FIAT: LUMIA (PD), MARCHIONNE DICA LA VERITA’, FIAT STA DELOCALIZZANDO

Roma, 21 aprile 2010 – “È paradossale che Marchionne dichiari che le radici della fiat ‘sono e resteranno in Italia’ e allo stesso tempo decida di chiudere Termini Imerese. Marchionne dica la verità: la fiat vuole ridimensionare la sua presenza in Italia e delocalizzare la produzione laddove il costo
della manodopera è più basso e ha scelto di chiudere Termini Imerese perché sapeva che non avrebbe incontrato molte resistenze da parte di un governo che, in ogni occasione, sacrifica il Sud. D’altronde il comportamento dell’esecutivo è inequivocabile”. Lo afferma il senatore del Pd Giuseppe Lumia, commentando le dichiarazioni dell’ad della fiat, Sergio Marchionne, rese durante la presentazione del nuovo piano industriale dell’azienda torinese.


“Cosa ha fatto il governo – chiede Lumia – per persuadere la fiat a rimanere in Sicilia e scommettere così sui mercati del Mediterraneo? Come può un governo accettare solo l’idea che in Italia si producano poco più di un milione di automobili a fronte di una produzione totale di 6 milioni? Come può un governo accettare una quota così bassa che ci vede fanalino di coda dei Paesi industrializzati dove si producono automobili?

“Negli altri Paesi – conclude l’esponente del Pd – sono intervenuti direttamente i capi di governo. In Italia Berlusconi non ha mai mosso un dito. Il governo ha fatto semplicemente da notaio”.

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