Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

MAFIA DEI NEBRODI, CONFISCATI 1.2 MILIONI DI BENI A FRANCESCO CANNIZZO DEL CLAN BONTEMPO SCAVO

17/04/2010 - Messina, 17 apr. 2010 - Beni per 1,2 milioni di euro sono stati confiscati dalle sezione operativa della Dia di Messina, diretta dal Colonnello Gaetano Scillia, al boss della mafia 'tortoriciana' Francesco Cannizzo, 50 anni, ritenuto personaggio di vertice del clan capeggiato dai fratelli Cesare e Vincenzo Bontempo Scavo, attivo nella fascia tirrenica della provincia di Messina. Il provvedimento, emesso dalla Corte di Appello di Messina, ha riguardato una lussuosa villa con ampio giardino circostante, composta da dieci vani, estesa 320 mq, un immobile nel territorio nebroideo, una vettura di grossa cilindrata, Audi A6,
una Opel Tigra Twintop 1.4 cabrio, una Fiat Punto 55, una Seat Ibiza 1.9 Tdi, tre conti
correnti bancari e cinque carte di credito. La Dia ha accertato l'esiguita' dei redditi dichiarati rispetto ai beni posseduti, cosi' da far ritenere fondatamente che Cannizzo il suo patrimonio fosse stato accumulato in forza della sua partecipazione alle attivita' della criminalita' organizzata.(AGI) Mrg
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PALERMO, 17 Aprile 2010 – La Dia di Messina, diretta dal colonnello Gaetano Scillia, ha confiscato beni per un valore di un milione e 200 mila euro riconducibili a Francesco Cannizzo, 50 anni, ritenuto ai vertici del clan mafioso messinese dei tortoriciani, capeggiato dai fratelli Bontempo Scavo. Il provvedimento di confisca, eseguito dalla Direzione investigativa antimafia, è stato emesso dalla corte d’appello di Messina. Cannizzo, accusato anche di traffico di droga, è stato condannato all’ergastolo nell’ambito del maxiprocesso alle cosche messinesi denominato ‘Mare Nostrum’.

Dalle indagini patrimoniali della Dia è emerso che i redditi dichiarati dal capomafia fossero incompatibili con l’ingente patrimonio accumulato, frutto invece – secondo gli inquirenti – delle attività illecite del clan. Il provvedimento di confisca riguarda, tra l’altro, una lussuosa villa nei pressi di Capo d’Orlando, un immobile nella zona dei Nebrodi, diverse auto di grossa cilindrata, tre conti correnti bancari e cinque carte di credito. Nel corso degli ultimi anni, la Dia di Messina ha sequestrato e confiscato ai clan beni per oltre 300 milioni di euro.(Ansa)

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