Banche: 1 milione di siciliani a forte rischio di esclusione sociale per la chiusura di sportelli

Banche in continuo abbandono.  In Sicilia 374mila persone non hanno accesso ai servizi bancari e altre 548mila hanno a disposizione un solo sportello. 1 milione di siciliani sono a forte rischio di esclusione sociale. Il risiko bancario potrebbe far aumentare la chiusura di sportelli. “La desertificazione bancaria è un’emergenza che impoverisce le comunità. Come Cisl e First Cisl Sicilia continueremo a battere sull’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria” 5 nov 2025 -   Le banche continuano a chiudere. Da gennaio a fine settembre 2025 altri 268 sportelli hanno cessato la loro attività. Sono adesso 3.419 i comuni italiani a secco di servizi finanziari e con il risiko bancario in corso il dato è destinato a peggiorare.   La Sicilia non si sottrae alla revisione commerciale del sistema bancario. Pure da noi spira forte il vento della desertificazione. 1 milione di cittadini è a forte rischio esclusione sociale. Il 20 per cento della popolazione reside...

MAFIA: LUMIA (PD), NON SI PUO’ CELEBRARE PIO LA TORRE E VENDERE BENI CONFISCATI

Roma, 29 aprile 2010 – “Non c’è memoria migliore del sacrificio di Pio La Torre che mettere in pratica la sua testimonianza e i suoi insegnamenti. Su questo la politica dovrebbe riflettere molto e agire diversamente. Non si può celebrare il valore di un grande uomo come Pio La Torre e consentire che i beni confiscati alla mafia siano venduti”. Lo dichiara il senatore del Pd alla vigilia del 28° anniversario dell’assassinio di Pio La Torre, trucidato dalla mafia insieme al suo amico autista Rosario Di Salvo.

“Pio La Torre – aggiunge Lumia – pagò con la vita la sua lotta contro la mafia, per la legalità e lo sviluppo. Solo dopo la sua uccisione il Parlamentò approvò la proposta di legge La Torre, che introdusse nel nostro ordinamento il reato di associazione mafiosa e l’aggressione ai patrimoni dei boss, col sequestro e la confisca dei beni. Oggi le scelte fatte da questo governo tradiscono l’eredità politica e culturale di Pio La Torre”.

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