Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA, DUE DENUNCE PER RICETTAZIONE, IMPORTAZIONE E COMMERCIO DI PRODOTTI CON MARCHIO CONTRAFFATTO

Messina, 22/04/2010 - Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Tremestieri, nel corso di una specifica attività di prevenzione dei reati di tipo predatorio, denunciavano in stato di libertà alla locale A.G. due cittadini messinesi responsabili di ricettazione ed introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

In particolare, la pattuglia dell’Arma, mentre transitava nei pressi del mercato rionale realizzato per l’occasione nel rione Aldisio di Messina, notava due venditori ambulanti intenti a vendere le proprie mercanzie ad alcuni cittadini in transito in quell’area.
I Carabinieri, al fine di accertare la natura della merce posta in vendita, si avvicinavano ai predetti ambulanti, procedendo ad un controllo accurato della merce posta in vendita.
Nella circostanza, da un primo esame sommario, i Carabinieri constatavano che si trattava di capi di abbigliamento recanti etichette e marchi di note industrie del settore tessile/manifatturiero. A quel punto, però i Carabinieri, insospettiti circa la liceità della merce, effettuavano un controllo più accurato della stessa da cui emergeva, che i citati capi di abbigliamento recavano tutti marchi e segni distintivi contraffatti. Pertanto, tutto il materiale, il cui valore è stato sommariamente stimato in € 3.000,00 circa, veniva sottoposto a sequestro.

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