Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA: OPERAZIONE ‘STANGATA’ DEI CARABINIERI, DISARTICOLATI GRUPPI CRIMINALI DEDITI AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI: 25 ARRESTI

Messina, 07/04/2010 - Nelle prime ore di oggi, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Messina, coadiuvati da quelli dei Comandi Provinciali di Catania e Caltanissetta e con l’ausilio del Nucleo Elicotteri di Catania e delle unità cinofile di Nicolosi, hanno eseguito a Messina, Catania, Caltanissetta e Bari un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone, ritenute appartenenti alla criminalità
organizzata messinese e catanese, accusate, a vario titolo e con vari ruoli, di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e di spaccio.
L’operazione è iniziata alle ore 03.30 circa, quando i Carabinieri sono contestualmente intervenuti nelle abitazioni degli arrestati, sorprendendoli nel sonno per prevenire tentativi di fuga.

Le indagini erano state avviate all’inizio del 2007, sulla scia di un’altra investigazione del Nucleo Investigativo di Messina dalla quale emergeva la figura di Francesco BALLARO’, fornitore abituale di stupefacente al sodalizio criminale facente capo ai fratelli Massimo e Fabio BURRASCANO, tratti in arresto il 24 febbraio 2009 nell’ambito della nota Operazione “Officina”.

L’attività investigativa consentiva di accertare che il BALLARO’, a sua volta, avvalendosi dei più stretti e fidati collaboratori Claudio CAPORLINGUA ed Agostino ALBERTO, era il promotore di un’altra autonoma organizzazione dedita con continuità allo spaccio di stupefacenti principalmente nel quartiere messinese di Giostra. I tre, infatti, avvalendosi anche di altri complici, si relazionavano fra di loro al fine precipuo di reperire sostanze stupefacenti da reimmettere sul mercato. Dalle indagini condotte con sistemi convenzionali e anche con ausili tecnici, emergeva con evidenza la strutturazione ben organizzata del gruppo, costantemente attento a adottare degli accorgimenti per eludere le indagini. Ad esempio, durante il trasporto della droga da Catania a Messina, per evitare di essere localizzati, i sodali spegnevano i telefoni cellulari, utilizzando le cabine telefoniche lungo il percorso costringendo gli investigatori a laboriosi ed articolati pedinamenti per raccogliere i necessari elementi di riscontro.
Nel corso delle indagini sui fornitori dello stupefacente è emerso un altro sodalizio criminale messinese, facente capo a Domenico BONASERA, dedito con continuità allo spaccio della droga e costituito da Giovanni Vincenzo RO’ e altri due compartecipi, di cui uno minorenne ed uno nel frattempo deceduto.
Il BONASERA aveva avviato una proficua attività di spaccio al dettaglio di stupefacenti, tipo marijuana e cocaina/eroina, utilizzando la “piazzetta del municipio” quale luogo per lo smercio.

Entrambe le menzionate associazioni avevano una struttura ben organizzata, operante con continuità e caratterizzata da rapporti di mutua assistenza tra i componenti che, accomunati dall’interesse alla diffusione della droga sul mercato, si scambiavano forniture di sostanze stupefacenti fra di loro.

L’indagine ha individuato anche i canali di approvvigionamento della sostanza. I fornitori abituali di Francesco BALLARO’ erano i fratelli catanesi Giuseppe e Roberto CUSCANI e Filippo ABRAMO, a capo di una centrale dello spaccio nel capoluogo etneo.
Nel marzo 2007, a seguito dell’arresto da parte del Nucleo Investigativo di Messina di Davide VIOLA, trovato in possesso di quasi 3 kg di marijuana poco prima prelevata per conto di BALLARO’, il gruppo di quest’ultimo interrompeva il rapporto con i catanesi, ai quali subentrava Angelo CANNAVO’, fornitore messinese anche lui fornitore del sodalizio facente capo a Domenico BONASERA.

L’attività dei militari del Nucleo Investigativo di Messina consentiva di affermare con certezza l’esistenza delle citate strutture plurisoggettive dedite con continuità al traffico di sostanze stupefacenti, senza trascurare comunque le altre figure di spacciatori colpiti dal provvedimento odierno, che, seppure non organizzati in una struttura tipica riconducibile al paradigma dell’art. 74 D.P.R. 309/90, erano comunque dediti con continuità alla vendita degli stupefacenti. Gli arrestati sono:
­ GRUPPO “BALLARÒ”: BALLARO’ Francesco, di anni 32; CAPORLINGUA Claudio, di anni 21; BATESSA Domenico, di anni 33; SIAVASH Gianluca, di anni 21; ALBERTO Agostino, di anni 24; TORO Paolo, di anni 27; CALARESE Letterio, di anni 31; MANTINEO Nicola, di anni 29; COPPOLINO Giuseppe, di anni 28.

­ GRUPPO “BONASERA”: BONASERA Domenico, di anni 31; RO’ Giovanni Vincenzo di anni 25.

­ GRUPPO “CUSCANI”: CUSCANI Giuseppe, di anni 32; CUSCANI Roberto, di anni 27; ABRAMO Filippo, di anni 44; ALLEGRA Daniel, di anni 26; GRECO Domenica, di anni 27.

­ ALTRI SPACCIATORI: CANNAVO’ Angelo, di anni 28; ROTONDO Francesco, di anni 31; ROTONDO Marco, di anni 28; BATTAGLIA Angela, di anni 29; MARZULLO Fabio, di anni 46; MANCUSO Anthony John, di anni 38; VENUTO Massimo, di anni 42; ARENA Salvatore, di anni 29; COSTA Santo, di anni 42.
All’operazione di servizio hanno partecipato complessivamente oltre 100 militari dell’Arma dei Carabinieri.
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Le foto sono disposte in ordine alfabetico da Abramo Filippo a Venuto Massimo.

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