Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

MICCICHE' COME SAN MATTEO, TRA SCRIBI E FARISEI CHE 'DICONO E NON FANNO'


Lettera aperta dell’onorevole Dore Misuraca (Pdl Sicilia) - 29/04/2010 -  Nelle ultime settimane Gianfranco Miccichè ha più volte ribadito una posizione condivisibile: non intende lasciare il Pdl e continuerà a sostenere il governo Lombardo. Alla vigilia dell’incontro tra Berlusconi e lo stesso Miccichè è bene chiarire che, in Sicilia, all’insegna dell’ipocrisia, c’è chi intanto lavora per accompagnare Miccichè fuori dal Pdl e per fare cadere il governo regionale democraticamente eletto dai siciliani.

In questa delicata fase della vita politica siciliana dovremmo, invece, lavorare tutti per l’unità del centrodestra e per il rispetto della volontà popolare, evitando frazionismi e, soprattutto, atteggiamenti tipici di Scribi e FariseiRicordo che San Matteo, rivolgendosi agli Scribi e ai Farisei, li definisce sepolcri imbiancati, perché al di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ipocrisia e di iniquità.E’ il caso di qualche autorevole esponente del Pdl che, lungi dal lavorare per l’unità del partito in Sicilia, si prodiga in contorcimenti glottologico-politici invitando ingenerosamente Miccichè a uscire fuori dal Pdl e a fondare il Partito del Sud, con buona pace dell’unità dello stesso Pdl.

E che differenza c’è tra quei parlamentari nazionali del Pdl e i sepolcri imbiancati descritti da San Matteo? Come possono questi parlamentari affermare soltanto oggi che i conti economici della Regione sono falsi, invocando, addirittura, con un’interpellanza barocca, l’intervento del ministro dell’Economia, Tremonti?Invece di continuare a demolire, sarebbe preferibile, come alcuni di noi stanno facendo, chiedere un’azione di rigore al governo regionale, contenendo le spese improduttive, liberando risorse per lo sviluppo, lavorando per la semplificazione amministrativa e per tutte quelle altre riforme che cambino veramente il volto della Regione siciliana.

Tra i Farisei, però, non inseriamo il coordinatore regionale del Pdl, che almeno ha il dono della verità negativa. Lui, infatti, il partito lo vuole spaccare alla luce del sole con i suoi aut aut. Con il suo oltranzismo, cerca soltanto di approfondire le ragioni delle divisioni e dello scontro. Con il risultato o di spingere l’attuale governo tra le braccia del centrosinistra, o, peggio ancora, di far tornare i siciliani alle urne. Era preferibile lo stesso co-cordinatore del Pdl siciliano di qualche settimana fa, che parlava di unità del partito, sollecitando tutto il Pdl ad entrare a far parte della giunta Lombardo.

Il mio auspicio è che gli amici del Pdl non si comportino come quegli Scribi e Farisei che, come ci ricorda sempre San Matteo, “dicono e non fanno”. A questo punto è più che mai opportuno guardare senza ipocrisia alla verità. E la verità è chel’unità del nostro partito è la vera soluzione politica per la Sicilia. Lo è per il Pdl dell’Isola e, a maggior ragione, per la maggioranza di centrodestra che ha dato vita al governo Lombardo. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo essere tutti disposti a fare un passo indietro.
http://www.gianfrancomicciche.net/

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