Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

A PARMA LA QUINTA CONFERENZA MINISTERIALE SU SALUTE E AMBIENTE

Messina, 10/04/2010 - Si è conclusa poche settimane fa, a Parma, la quinta Conferenza ministeriale su salute e ambiente realizzata in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e con l’Organizzazione Mondiale della Sanità Europa. L'Auditorium Paganini e il Centro Congressi hanno ospitato, nell’arco delle tre giornate, circa mille persone tra ministri, alti
rappresentanti dei Ministeri di Ambiente e Salute di ognuna delle 53 nazioni partecipanti, delegati di numerose organizzazioni istituzionali e civili, rappresentanti della Commissione Europea ed esperti
della comunità scientifica. I dati, a dir poco preoccupanti, emersi dalla conferenza e ufficializzati dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio sono che il 24% delle malattie e il 23% delle morti nel mondo può essere ricondotto a fattori ambientali e, ancora più allarmante, il dato relativo ai bambini che al di sotto dei 5 anni hanno un'incidenza di patologie legate all'ambiente pari al 33%. Ecco i rischi principali a cui incorrono i bambini a causa dell'inquinamento: asma, malattie respiratorie, obesità, incidenti stradali e domestici. Fenomeni, questi, provocati dal traffico veicolare e dall'inquinamento indoor a casa e a scuola. A peggiorare poi il quadro delle malattie ambientali anche il cambiamento climatico.

Per fortuna che insieme ai dati allarmanti ci sono dati alquanto positivi presentati dall’Oms.
Infatti, dal 1995 al 2005, è diminuita dell’80% la mortalità infantile per malattie diarroiche
(grazie alla maggiore disponibilità di acqua e igiene sicure); dai primi anni 90 sono diminuiti
del 40% i decessi dovuti ad incidenti stradali; sono diminuiti pure le quantità di piombo
nel sangue dei bambini da quando si è passati all’uso di carburante senza piombo
(riduzione di emissioni di piombo nell’aria del 90%)
La Conferenza si è conclusa con un accordo siglato da 53 paesi che si impegnano, come si
legge nel documento, "a ridurre, entro i prossimi dieci anni, gli impatti dell'ambiente
sulla salute"; l'Oms si è impegnata a vigilare affinché gli stati mantengano i propri impegni
presi e a stimolare un sempre crescente coinvolgimento dei paesi nelle questioni della salute
e dell'ambiente.
Associazione ABITARE bio – LA NOTIZIA 2
Per quel che riguarda l'Italia uno degli impegni più urgenti è quello di garantire una migliore
qualità dell'aria, sia all'esterno che negli ambienti domestici e scolastici. Va in questa
direzione il piano nazionale antismog che il ministero dell'Ambiente sta in questi giorni
elaborando.
“Questo summit” – ha affermato il primo cittadino di Parma – “ha permesso di compiere un
concreto passo in avanti sulle politiche legate all’ambiente e alla salute della popolazione,
rispetto ai risultati modesti di Copenaghen”.

Anche noi dell’Associazione ABITARE bio
di Messina, da tempo attivi nel
miglioramento ambientale, della qualità
della vita e della salute, continueremo, con
la nostra attività, a dare un contributo nello
stesso senso dell’iniziativa scaturita dalla
suddetta conferenza: oggi abbiamo una
ragione in più. Gli scopi fondamentali di
ABITARE bio sono perfettamente in linea
con gli obiettivi fissati dalla Conferenza di
Parma, infatti, sin dalla sua fondazione,
persegue le finalità del miglioramento della
qualità ambientale in campo indoor ed
outdoor attraverso la progettazione edilizia
in chiave bioecologica, l’uso di materiali ecologici e tecnologie sostenibili (ricordo che
l’associazione ha fondato la Scuola del Verde Pensile per insegnare questa tecnologia dai
grandi vantaggi ecologici ed economici, formare figure professionali in questo campo e
sensibilizzare le istituzioni locali ad incentivare l’uso dei tetti verdi). Già da tempo
l’associazione è attiva nella formazione e informazione sull’inquinamento indoor-outdoor e
salute, sulla sicurezza (in ambito scolastico e non), con incontri tecnici di approfondimento,
convegni e seminari, ed è diventata punto di riferimento per insegnanti, studenti e
professionisti. Dopo l’accordo del summit di Parma, il Direttivo di A.bio ha deciso di
estendere l’attività divulgativa a tutto il territorio Siciliano e a quello della costa Calabrese
dello Stretto portando in giro i nostri progetti scuola in tutti i plessi dove verrà fatta
ufficialmente richiesta. Nel sito www.abitarebio.org è possibile consultare l’attività svolta
dall’associazione, quella in programmazione, i progetti scuola e scaricare tanti articoli e
notizie.
Arch. Alfredo Misitano
Presidente associazione ABITARE bio

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