Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

I BLOG METTONO PAURA E CHIUDERLI E' LA SOLUZIONE

27 Maggio 2010 - La cosa più sconvolgente del disegno di legge sulle intercettazioni approvato dalla Commissione Giustizia del Senato è che più si va avanti nell'iter legislativo e più viene peggiorato. Ciascun esponente della maggioranza vuole aggiungerci qualcosa di suo per lasciare il suo segno indelebile di censore e far piacere al capo. Al centro della censura sarà soprattutto chi – come molti di voi - scrive notizie in rete.
Perché con queste nuove norme tutti i siti (anche quelli amatoriali e non registrati come testate giornalistiche) diventano come i giornali, soggetti quindi all’obbligo di rettifica regolato dalla “Legge sulla stampa”.

Qualsiasi persona che sarà citata su un sito o blog potrà fare richiesta di rettifica: in questo caso, il blogger “deve pubblicarla entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”. Per chi non rispetta tempi e modi previsti, la sanzione non è irrisoria: si rischia una multa fino a 12.500 euro.

Questo vuol dire che dietro un blog o un sito amatoriale deve sempre essere disponibile qualcuno per pubblicare la rettifica. Il blogger non può andare più in vacanza, assentarsi il fine settimana, decidere di prendersi un periodo di pausa dalla rete.

Oppure ci si immagina che dietro ciascun portale – anche amatoriale – ci sia sempre una redazione. È la tomba della libertà di informazione in rete. Soprattutto ora che si è visto che grazie a Internet si possono creare mobilitazioni importanti, senza la necessità di grandi risorse economiche o dell'appoggio dei grandi giornali.

Non sorprende questo accanimento censorio contro la libera circolazione delle idee: è tipico dei regimi in agonia. La storia lo insegna, da Mussolini a Ceausescu. Nel momento di esalare l'ultimo respiro i dittatori hanno stretto sempre più le loro maglie censoree. Ma più lo facevano e più le voci dell'opposizione si alzavano forti. Per questo è venuto il momento di urlare il nostro rifiuto. Più forte sarà e prima arriverà la fine del regime berlusconiano.


D’ALIA, APPROVATO IL PACCHETTO “ISTIGAZIONE A DELINQUERE A MEZZO INTERNET”

CRISI GRECIA: D'ALIA (UDC), SUPPORTARE LA STABILITA' DELL'AREA DELL'EURO
Roma, 25/05/2010 - Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) con un emendamento (tra gli altri) del senatore messinese Gianpiero D'Alia (UDC), identificato dall'articolo 50-bis: Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.
 In base a questo emendamento, in pratica, se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire ad una legge che ritiene ingiusta, o criticarla, i providers dovranno bloccare il blog.

Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.
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NO ALLA LEGGE D'ALIA! GIU' LE MANI DAI BLOG

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