Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

USURA A BROLO, PIRAINO E S. ANGELO: 2 A GIUDIZIO, 5 COL RITO ABBREVIATO E 5 PARTI CIVILI

Messina, 2 giu. - Il Gup del Tribunale di Patti (Messina), Maria Pina Scolaro, ha deciso due rinvii a giudizio e giudichera’ col rito abbreviato altri cinque imputati dell’operazione “Wall Street”, il blitz del 18 luglio 2007 dei carabinieri con l’accusa di avere praticato l’usura dal 1994 al marzo 2007, nei Comuni di Brolo, Piraino e Sant’Angelo di Brolo. A giudizio sono stati rinviati Antonino Catania e Vincenzo Princiotto di Sant’Angelo di Brolo.

Verranno giudicati invece il 20 ottobre, col rito abbreviato condizionato da una perizia contabile, l’ex-presidente della Pro Loco di Brolo, Antonio Ricciardo Calderaro, Cono Lenzo, Francesco Catalfamo, Antonino Lazzaro e Basilio Ricciardi, tutti residenti tra Brolo, Piraino e Sant’Angelo di Brolo. Le vittime dei “cravattari” - artigiani e commercianti in difficolta’ economiche - sarebbero state costrette a pagare interessi mensili tra il 6 ed il 10%, a cedere beni mobili, ad effettuare forniture e ad eseguire lavori edili o artigianali gratuiti.

Proprio la sede della Pro Loco era stata trasformata da Calderaro in una sorta di sportello bancario. Beniamino Milio, di Brolo, verra’ giudicato col rito abbreviato condizionato. “Non luogo a procedere”, infine, per il commerciante di Sant’Angelo di Brolo, Salvatore Segreto. Si sono costituiti parte civile l’Acib, l’Associazione commercianti e imprenditori brolesi , le amministrazioni comunali di Brolo e Sant’Angelo di Brolo e una delle vittime. Il 2 giugno di due anni fa a Ricciardo Calderaro vennero sequestrati beni per 9 milioni di euro. (AGI) Cli/Pa/Mrg

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