Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

FABIO ZAVATTARO (TG1): “RIEMPIRSI DI INFORMAZIONE O SCEGLIERE IL SILENZIO”

Patti (Me), 08/07/2010 – Due sono i modi per non fare indigestione di informazione: il primo, spegnere la tv e la radio e chiudere i giornali; il secondo, riempirsi di informazione fino all’orlo, ma con giudizio e sforzo interpretativo. Questa è la ricetta del giornalista vaticanista del Tg1, Fabio Zavattarro, enunciata - ovviamente - con parole ben più adatte al 'sacro' uditorio dell’hotel ‘Sacra Famiglia’ di Patti, in provincia di Messina, dove oggi si è concluso il corso di aggiornamento teologico per i sacerdoti della diocesi pattese, sul tema:
"I media: sfida e risorsa per l'evangelizzazione", guidato dal giornalista vaticanista di Rai Uno, Fabio Zavattaro, svoltosi dal 6 all'8 luglio, presso il magnifico 'eremo', trasformato in un invitante hotel, al confine coi resti del Castello alagonese del sec. XIV .

L'incontro di oggi, iniziato alle 9.15, ha trattato l'argomento "Internet, la stampa, la TV", presente il vescovo mons. Ignazio Zambito e mons. Giovanni Giordano, al tavolo dei relatori, nonché l'arciprete della cattedrale di Patti, don Enzo Smriglio, responsabile diocesano della comunicazione.

Davanti ad una platea nutrita ed evidentemente interessata, Fabio Zavattaro ha sparato a ‘zero’ contro lo “smodato uso degli aggettivi superlativi, nella comunicazione giornalistica, specie nell’informazione televisiva, dove le immagini parlano da sé e sono bastevoli per descrivere quanto a volte viene, invece, sottolineato con enfasi superflua, quanto sospetta”.

“Ovviamente - ha proseguito Zavattaro -  il cronista opera sempre delle scelte nella sua comunicazione, già con la sola selezione delle immagini da trasmettere. E’ indispensabile, allora, che il lettore o lo spettatore facciano uno sforzo di responsabilità nell'approvvigionarsi di informazione, selezionando più ‘voci’ e non affidandosi ad un’unica fonte”.

“Per educarsi alla responsabilità, però - ha detto Zavattaro - a volte è necessario il silenzio, la fuga dai rumori e dai clamori. E quando è necessario, bisogna far tacere le voci petulanti dell’informazione: scegliere il black out volontario di Karl Popper”.

“La tv è uno strumento giovane, ha solo 60 anni, ma è un ‘animale’ da tenere sotto stretta sorveglianza, come i telefonini, destinati a scomparire, per fare spazio a nuove tecnologie, ridondanti di informazione ma anche di fonti e di pluralismo”.

“Ecco il prezzo da pagare per un’informazione che sia quanto più obiettiva possibile, tenuto conto che non può esistere l’obiettività assoluta, se non nello sforzo del lettore avveduto e volenteroso di procurarsi il pluralismo delle fonti”.

L’alternativa - secondo Fabio Zavattaro - "è il silenzio, la disintossicazione dal tentativo di essere informati a tutti i costi. L’eremitaggio: perché essere eremiti non significa isolarsi dal mondo né vivere nell’isolamento, ma rifuggire la confusione e la petulanza mediatica".

"C’è un’ottima esortazione in quello stile di vita "azzimo", cioè semplice, umile, e fecondo di buone azioni, rivoltaci a Pasqua da Benedetto XVI. Surrexit Christus spes mea: / precedet suos in Galileam - Cristo mia speranza è risorto e vi precede in Galilea - ha detto Zavattaro - Il Risorto ci precede e ci accompagna per le strade del mondo".

“Il lettore e il telespettatore siano capaci di fare lo sforzo di sapere interpretare i segni del tempo, in un mondo confuso come quello in cui viviamo”, ha concluso Fabio Zavattaro, esortando a “contribuire alla costruzione, per i figli, di una società democratica e attenta al bene comune”.

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