Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

LA CRISI IN SICILIA RENDE NECESSARIA L’ISTITUZIONE DEL SALARIO SOCIALE

Palermo, 23 luglio 2010 - Le statistiche sull’alta percentuale dei Siciliani che non hanno neppure il denaro necessario alle cure mediche, unite a quelle sugli alti tassi di disoccupazione in Sicilia, obbligano gli Indipendentisti FNS a ribadire la esigenza di istituire, con procedure d’urgenza, l’assegno minimo vitale per i non occupati (disoccupati) e per le famiglie a basso reddito.
E per i lavoratori in attesa di essere assunti in altra azienda, in caso di interruzione del precedente rapporto di lavoro.

Si tratterebbe di una forma di solidarietà e di intervento sociale organico, capillarmente diffusa sul territorio, la cui ricaduta in termini economici sarebbe notevole, anche perché aumenterebbe il livello di acquisto, - oggi pressocchè invisibile, - fra le fasce dei consumatori più poveri.
In Sicilia, ad esempio, molte attività di ditte artigianali e/o di piccole imprese potrebbero trovare la possibilità di superare la crisi e di tornare ad essere competitive e maggiormente produttive.

Il suddetto “assegno” non deve essere considerato una forma di assistenzialismo, quindi, ma una opportunità di sviluppo del mercato interno. Consentirebbe, inoltre, una più accettabile flessibilità dei rapporti di lavoro.
L’assegno va considerato, altresì, come il simbolo di un percorso di giustizia sociale che dovrebbe trovare la Regione Siciliana in prima linea.

Ci sia consentita una considerazione: in tutta l’EUROPA (le eccezioni sono pochissime) l’assegno sociale è già in vigore da tempo. E ovunque ha dato ottimi risultati.
E’ appena il caso di fare osservare che dovrà essere cura del Legislatore quella di evitare eventuale speculazioni di qualsiasi tipo e di qualsiasi provenienza.

Ed è doveroso, infine, evidenziare che questa mini-riforma sociale NON DEVE e NON PUO’ esimere la classe politica dell’adottare una STRATEGIA per l’ECONOMIA SICILIANA, la cui mancanza ha creato e crea – fra l’altro – i disastri economici dei quali parlavamo.

IL SEGRETARIO POLITICO FNS
(Giuseppe SCIANO’)

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