Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

MAFIA, SONIA ALFANO: “RITA ATRIA SEPPE SCEGLIERE LA STRADA GIUSTA A 17 ANNI”

Palermo, 28 Lug. “Non basta ricordare la tragica fine di Rita Atria. Bisogna fare tesoro del messaggio che ha lanciato e del coraggio che ha dimostrato. Rita seppe scegliere, a soli 17 anni, di percorrere la via della giustizia negando il proprio consenso alla dilagante omertà e lasciandoci un prezioso insegnamento:
per sconfiggere la mafia intorno a noi, occorre prima sconfiggere la mafia che e’ dentro di noi”.

Con queste parole Sonia Alfano, Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, ricorda la tragica fine di Rita Atria, giovane testimone di giustizia che si tolse la vita il 26 luglio 1992, a pochi giorni dalla strage di Via d’Amelio.

“Il suo esempio serva a tutti i giovani che, oggi come ieri, devono fare una scelta di vita: schierarsi con i giusti spendendosi per la salvaguardia del Paese dalle mafie -conclude- o cedere ai compromessi e lasciarsi schiacciare dai soprusi del potere”.

Valeria Bonanno

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