Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

MICCICHE' SU DELL'UTRI: "IL CORAGGIO NON E' DI TUTTI I... GIUDICI"

01/07/2010 - di Gianfranco Miccichè - Questa sentenza esprime chiaramente un concetto: Marcello Dell’Utri andava assolto! Solo che i giudici non hanno avuto il coraggio di smentire i loro “colleghi” della Procura. Lo so, il coraggio non è di tutti. Tuttavia, trattandosi di uomini che amministrano la giustizia, il coraggio dovrebbe essere una loro prerogativa imprescindibile;
ma a quanto pare non è così e il coraggio sanno solo trovarlo quando c’è da sparare a zero e costruire teoremi fantasiosi e complesse impalcature persecutorie.
Ad ogni modo, con questa sentenza il Senatore Dell’Utri viene assolto per tutti i fatti successivi al ’92 e ciò che gli viene contestato è che egli avrebbe mediato con la mafia per proteggere Berlusconi e le sue aziende: fatti estorsivi ritenuti un’agevolazione per Cosa nostra.

Tutto questo, in sostanza, vuol dire che l’impalcatura della Procura è crollata giù, completamente spazzata via (per questo io leggo la sentenza come una assoluzione). E’ crollato l’edificio accusatorio, si è inesorabilmente sgretolato l’assurdo teorema mafia – politica e adesso non ci resta che aspettare e sperare che in Cassazione anche le fondamenta di questo maledetto edificio, costruito con blocchi di cemento armato sulle spalle di un uomo, “colpevole” di aver creato Forza Italia, vengano spazzate via e sia fatta piena e completa giustizia.

L’attesa è l’ulteriore segmento di calvario che sarà costretto a subire il nostro Marcello; la speranza è la nostra, la speranza che, detta alla Voltaire, in questo Paese ci possano essere delle stelle di giustizia , che, consapevoli di avere la pesantezza del piombo, siano specchi di virtù e giudichino con coscienza e con coraggio.

Gianfranco Miccichè

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