Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

ARRESTATO UN PIROMANE A SAVOCA, NELL'ESERCIZIO DELLE SUE 'FUNZIONI'

S. Teresa di Riva,, 28/08/2010 - Il giorno 27 agosto 2010, alle ore 10.10 circa, personale del Corpo Forestale Regione Sicilia del Distaccamento Forestale di Savoca, con il coordinamento del Servizio Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, ha arrestato S.C. di anni 44, residente a S. Teresa di Riva, mentre in modo intenzionale, appiccava il fuoco nella località Fontanelle del comune di Savoca, ed esattamente lungo la strada provinciale “S. Teresa di Riva/Savoca”.
Al momento del fermo, S. C. custodiva, nel cofanetto dello scooter che aveva in uso per i propri spostamenti, un accendino perfettamente funzionante e un altro non funzionate.
S. C. è stato condotto presso i locali del Distaccamento Forestale di Savoca e quindi telefonicamente è stato informato il Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Messina, dott.ssa Rende, che ne disponeva il fermo e, dopo le formalità di rito, gli arresti domiciliari, con l’ipotesi di reato di “ Incendio boschivo non colposo “, di cui all’art. 423 bis, comma 1, Codice Penale.

Il mezzo nella disponibilità del destinatario della misura cautelare (Scooter) e gli accendini allo stesso rinvenuti, sono stati posti sotto sequestro a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
L’azione delittuosa posta in essere da S. C. ha dato origine ad un incendio che, nonostante l’immediato intervento per lo spegnimento attivato dal Personale del Corpo Forestale di Savoca, ha visto impegnate la squadre Antincendio Boschivo per oltre cinque ore.
Il fuoco ha percorso una superficie di circa 6.00.00 ettari ( sei ettari ), interessando in parte una superficie boscata con piante di quercia di alto fusto e in parte con cespugli della bassa macchia mediterranea.

L’entità del danno ambientale prodotto dall’incendio, nonché le spese sostenute per le operazioni di  spegnimento , saranno successivamente quantificate.
L’arresto di S.C. è il risultato dell’intensa attività investigativa, nonchè del controllo sul territorio, espletato dal Personale del Corpo Forestale della Regione Sicilia. In questi ultimi giorni il litorale jonico è stato oggetto della vile attività dei piromani che tra l’altro ha causato danni e pericoli anche alle abitazioni dei centri abitati di Savoca e Casalvecchio Siculo.

IL CORRISPONDENTE
Arch. Gustavo LAMPI

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