La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

BERLUSCONI, FINI E LA RESA DEI CONTI

11/08/2010 - Febbraio 2008? Rinasce l’Italia, non si sigla semplicemente un’Alleanza, ma si porta a compimento un excursus che, inaugurato l’8 febbraio 2008, data della dichiarazione ufficiale della presentazione del sodalizio tra Forza Italia ed Alleanza Nazionale, unite come Pdl nel tumulto delle elezioni, ha raggiunto il proprio acme il 27 febbraio quando, davanti al notaio Paolo Becchetti, è stato sottoscritto, dal Presidente Silvio Berlusconi e dall’On. Gianfranco Fini,
l’atto costitutivo dell’Associazione “Il Popolo della Libertà”, cogestita da FI e AN, il cui articolo 8, dello Statuto, fissa, nelle percentuali del 70 a 30, i rapporti di forza rispettivamente tra FI e AN.

Due giorni dopo, il 29 febbraio 2008, viene presentato il programma di quello che ormai può essere definito e ridotto a “cartello elettorale” che, in un’ottica di condivisione di ideali e principi, e concertazione degli obiettivi, ha individuato questi ultimi, nel rilancio dello sviluppo, nel sostegno alle famiglie, nell’incremento della sicurezza, della giustizia e dei servizi.

Importanza fondamentale, viene altresì rivolta al Sud, avanzando l’intento di colmare il “gap” tecnologico che lo separa dal Nord, arginando le deviazioni connesse ed intrinseche dell’ “Italia a due velocità”, e dulcis in fundo, è stato rilanciato il federalismo, progetto perfettamente aderente alla previsione di un Piano straordinario di finanza pubblica.

A distanza di due anni, si impongono riflessioni e considerazioni, adottando due diversi metri di paragone valutando quindi in maniera difforme, se non del tutto antitetica, da un lato l’operato del Governo, considerato in toto, che ha posto l’obbligo di conformità e il rispetto del programma pre-elettorale, a baluardo della coerenza e della concretezza, dall’altro lato speculare, i giudizi da riservare a quel gruppo di farisei di professione, mestieranti e mercenari della politica che, barattano valori e contrabbandano passioni sdrucciolevoli e ideali vuoti e inconsistenti.

Metri di terreno conquistati e avanzate, ritirate, trincee e subdoli negoziati, mascherati da volontà di conciliazione, che però, citando la teoria classica del negoziato, si sono rivelati e hanno assunto la forma di un’apertura e uno scontro kamikaze che ha snaturato il principio fondante della dialettica del “Do ut Des”, perché l’azione di leadership non può essere sotterrata dal compromesso e abbandonata alla mercè di istanze contraddittorie da comporre, ma occorre che attecchisca solo sull’humus del servizio e il bene della collettività.
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on. Nino Germanà

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