Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

DE LUCA: “ALLA REGIONE: IL GRUPPO MISTO NON HA GARANTITO NESSUN APPOGGIO A LOMBARDO

Palermo, 07/08/2010 - Il Governatore Lombardo non ci ha ancora prospettato i punti programmatici del nuovo Governo che sta per varare, né ci ha svelato l’Assessore tecnico o tecnico-politico che ha deciso di vestire con i panni del Gruppo Misto per completare il suo Governo presidenziale che fratturerà ulteriormente il quadro politico regionale venendo meno alla nostra
richiesta di coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Parlamento per superare l’attuale dissestata situazione economico-finanziaria regionale – lo afferma l’On Cateno De Luca, portavoce del Gruppo confederato per la Sicilia – che aggiunge “nessun nuovo Governo potrà avere il nostro appoggio se non si apre una nuova stagione di responsabilità per risanare gli oltre 5 miliardi di euro di buco finanziario che indisturbato continua a crescere nel sistema pubblico regionale allargato, confermando la nocività del neo-centralismo regionale che sta stritolando le Autonomie Locali, ancora in attesa del decentramento amministrativo previsto dalla Legge n.10 del 2000.

Abbiamo chiesto in più occasioni l’operazione verità sui conti pubblici regionali che ai sensi degli articoli 13 e 14 dell’ultima Finanziaria regionale doveva essere presentata al Parlamento Siciliano entro il 30 giugno 2010.
Mi permetto di suggerire al Presidente Lombardo - conclude l’on. De Luca – di fondare il prossimo Governo sulla Riforma delle Riforme: mantenere gli impegni assunti con il Parlamento Regionale e comunicare finalmente la verità ai Siciliani.

Commenti