
Milazzo, 15/08/2010 - Antonio Isgrò, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà , esprime forte sdegno e netta disapprovazione, in merito al grave episodio del rogo della passerella di San Papino montato nei giorni scorsi dall'associazione ambientalista Legambiente in collaborazione con volontari cittadini e col contributo di alcuni consiglieri comunali, assessori e del sindaco Carmelo Pino.
“Non esistono parole per esprimere la gravità di un gesto scellerato come quello che ignoti hanno nelle scorse notti perpetrato, togliendo alle persone con problemi di mobilità, l'opportunità di usufruire delle nostre spiagge e del nostro mare, rendendo vano il sacrificio di quanti hanno rinunciato al proprio tempo libero per offrire un servizio all'intera città.
Prendo atto che non è stato ancora possibile risalire agli esecutori di questo “scempio civico”, né alle motivazioni che lo hanno causato, ma auspico che coloro che in qualche modo abbiano assistito al vile gesto, contribuiscano a fare chiarezza.
Non resta che sperare si sia trattato solo di un gioco tra ragazzi che, nella voglia di divertirsi , abbiano usato le pedane per accendere un fuoco e passare una nottata in spiaggia. Se così fosse sarebbe auspicabile un gesto di riparazione da parte dei responsabili, contattando Legambiente e offrendosi di ovviare personalmente al danno arrecato.
Purtroppo però, date le circostanze, non è del tutto da escludere che a motivare una simile offesa all'intera comunità sia stata l'indegno desiderio di compiere un atto vandalico o, ancora peggio e più grave, la volontà di “sabotare” un'iniziativa interessante e lodevole. Infatti è opportuno ricordare che non sarebbe la prima volta che Legambiente del Tirreno è vittima di simili gesti e che, in passato, si arrivò persino ad incendiarne la sede.
Nell'esprimere la massima solidarietà a Pippo Ruggeri, all'intero gruppo locale e a tutti coloro che hanno collaborato volontariamente alla realizzazione delle passerelle, coltivo la speranza che iniziative di utilità sociale continuino, nonostante tutto, a moltiplicarsi e che a Milazzo cresca, anche tra i giovani, il senso della collettività e del bene comune “.
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