Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

TRIVELLAZIONI: DI MAURO CONVOCA I SINDACI DEI COMUNI COSTIERI

PALERMO, 4 ago 2010 - Il "No" della Regione a nuove trivellazioni da piattaforme petrolifere verra' ribadito domani, (giovedi' 5 agosto), dall'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Roberto Di Mauro ai sindaci dei Comuni costieri convocati nella sede dell'assessorato alle ore 12.

Di Mauro, promotore della battaglia contro le installazioni di piattaforme off-shore al largo delle coste siciliane, ha convocato i 21 sindaci dei comuni costieri della Sicilia, il Dirigente generale del Dipartimento all'Ambiente, Sergio Gelardi, Mario Alvano dell'ANCI Sicilia, e Vera Greco, componente della Commissione Nazionale per Valutazione dell'Impatto Ambientale.

"In una regione come la Sicilia per la quale il mare rappresenta una delle attrattive turistiche fondamentali - spiega l'assessore Di Mauro - e' ragionevole considerare che l'installazione di numerose piattaforme off-shore, con il conseguente impatto paesaggistico sull'orizzonte marino e le potenziali ricadute in termini di inquinamento da fuoriuscite di gas metano, porterebbero benefici praticamente nulli per la collettivita' e per il comparto dell'industria, della pesca e del terziario turistico avanzato, mentre altissimi potrebbero risultare i potenziali costi relativi alla sostenibilita' economica".

EF/LACO

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