Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

TOTO' BARBITTA DA GALATI MAMERTINO: UNA PENSIONE DORATA IN 16 ANNI E 10 MESI

31/05/2011 - di Antonio Rossitto su Panorama.it - Sedici anni, 10 mesi e 30 giorni di onorato servizio alla forestale di Galati Mamertino, nel parco dei Nebrodi, per l’ispettore capo Totò Barbitta sono stati più che sufficienti. Dal 1° gennaio 2009 il suo nome compare nel corposo elenco dei baby pensionati siciliani e forse anche in quello dei record, visti i tempi magri e auspicabilmente austeri. A riposo con la metà dell’anzianità normalmente prevista (40 anni) e con due decenni di anticipo sull’età richiesta ai comuni connazionali (65 anni).
Per il suo invidiabile primato, Barbitta deve ringraziare la 104, una leggina del 2000 che permette ai dipendenti della Regione Siciliana di congedarsi dal lavoro con siderale anticipo: 25 anni di contributi per gli uomini e 20 per le donne. Ma in certi casi ne bastano meno, anche 16. Il requisito è uno solo: un parente prossimo da accudire. Applicata con relativa morigeratezza nei primi tempi, la 104 negli ultimi anni è esplosa: dal 2008 a oggi 682 regionali si sono ritirati anzitempo. E 151 di loro hanno chiuso la loro carriera a meno di 50 anni. Per tutti, una pensione praticamente identica all’ultimo stipendio. Moglie, figli o genitori da curare amorevolmente. Missione nella quale lo stesso Barbitta non sembra però essersi profuso granché: «È emigrato in Germania: adesso lavora in un ristorante» sostiene la cognata dell’ex ispettore capo.

Il forestale messinese, l’impiegata dell’ufficio collocamento a riposo compiuti i 40 anni, la dirigente delle Pari opportunità che ha smesso raggiunte le 46 primavere, il capo di gabinetto andato via a 51, incassata l’ultima promozione… la casistica è polimorfa e sterminata. Ma il succo è sempre lo stesso: una baby pensione in tasca e una vita ancora davanti. Da emigrante. Da libero professionista. E da politico. Tanto, paga la regione… (...)

Per una nutrita pattuglia di forestali siciliani le cose vanno pure meglio. La previdenza, considerato il lavoro usurante, regala loro un anno ogni cinque di servizio. Succede così che un ispettore, grazie alla 104, riesca a ritirarsi dopo vent’anni di carriera. O anche meno: basta riscattare il servizio militare ed eventuali lavoretti precedenti. È per questo che Barbitta, l’ispettore capo, ha potuto lasciare a 45 primavere con meno di 17 anni di servizio. Che, considerata un’aspettattiva di vita di 85 anni, potrebbero garantirgli 40 anni di pensione: cioè più di 1 milione in cambio di qualche decina di migliaia di euro versati alla previdenza. Un caso non certo isolato. (...)

L'articolo completo su
http://blog.panorama.it/economia/2011/05/30/pensioni-dorate-chi-munge-la-sicilia/

Commenti