Archeoclub d’Italia: a Cefalù: 30 anni di esistenza di Archeoclub d’Italia sede di Cefalù: 30 anni di impegno sociale

Archeoclub d’Italia: a  Cefalù, venerdì 7 Novembre dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17, in collaborazione con la Diocesi di Cefalù, visita alla Chiesa della SS. Trinità e al Chiostro Monumentale di San Domenico – Via Costa, 63 – Cefalù.  Sabato 8 novembre alle  ore 16 visita all’Archivio Storico Diocesano. A  Finale di Pollina alle  ore 17.30, conferenza su  : “L’Ulivo del Mediterraneo. Simboli e cultivar tra Sicilia e Calabria”. 7/11/2025 - Venerdì 7 Novembre, saranno 30 anni di esistenza di Archeoclub d’Italia sede di Cefalù in Sicilia. Ben 30 anni fa veniva  costituita la sede di Cefalù dell’Archeoclub d’Italia. Trent’anni di impegno sociale costante.  Nel 1995 un piccolo gruppo di cittadini scelse di dedicarsi all’approfondimento e alla condivisione della conoscenza del grande patrimonio culturale della città facendo confluire le proprie energie all’interno di un’associazione a carattere nazionale, nata nell’ambito del mondo ac...

"COLAPISCI", OPERA LIRICA DI DUE MESSINESI, RISCUOTE SUCCESSO

31/08/2011 - Nell'ambito del Circuito del Mito, la manifestazione promossa dall'Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, si è svolta a Letojanni la prima assoluta dell'opera lirica da camera in un atto "Colapisci", opera di due musicisti messinesi. Autore della musica è il maestro Michele Amoroso, pianista, compositore e direttore d'orchestra (che nell'occasione ha guidato l'Orchestra
Symphonia Laus), mentre il testo è firmato dal maestro Lorenzo Genitori, docente di pianoforte nel Conservatorio di Vibo Valentia e direttore artistico per la musica dell'Ente Teatro di Messina.
L'opera, accolta da un vivo successo, è stata interpretata da Rita Patanè (voce recitante), Catia Riotto (Crocifissa), Andrea Casablanca (Cola), Veronica Cardullo e Anna Stracquadaini ((Sirene).
L'argomento dell'opera fa riferimento al famoso mito di Colapesce; secondo la leggenda scendendo nelle profondità del mare in una delle sue tante immersioni Cola, un ragazzo dalle straordinarie qualità natatorie, vide che la Sicilia posava su tre colonne delle quali una consumata dal fuoco dell'Etna. Così decise di restare sott'acqua,sorreggendo la colonna per evitare che l'isola sprofondasse e... ancora oggi continua a reggere la Sicilia. Il testo dell'opera è stato concepito in due lingue, quella italiana per la narrazione della storia e quella siciliana per cantare i sentimenti dei protagonisti. Il linguaggio musicale ha un sapore antico in cui si è voluto unire familiarità e vaghezza, come in un sogno in cui rivivono i miti.

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