Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

ECO TARGA FLORIO: DALL’ETNA A TAORMINA, CONTINUA LA GARA

Si fa sempre più intensa e impegnativa la gara dell’Eco Targa Florio: continuano i chilometri da percorrere per le Classiche e le Ferrari, mentre l’Eco Targa Florio Green Prix, rivolta alle auto alimentate a carburanti alternativi, ha già coronato il vincitore
Palermo, 30/09/2011 - Si avvia alla conclusione la seconda tappa dell’Eco Targa Florio: dopo le impegnative curve del Piccolo Circuito delle Madonie e l’Autodromo di Pergusa di ieri, oggi gli oltre 100 equipaggi si sono rimessi alla guida per arrivare da Ragusa a Taormina.

Nella mattina le auto sono state accolte dal caloroso pubblico di Noto, che ha avuto la possibilità di ammirare da vicino i modelli iscritti alla corsa. Difficile descriverle tutte, molte delle auto presenti sono infatti vetture di grande pregio che hanno fatto la storia dell’automobile. Tra le più fotografate, la 250 GT Coupé che era stata presentata al Salone di Parigi nel ’54 e che rappresenta il primo tentativo di creare uno standard per le vetture destinate alla normale clientela: basti pensare che dopo i primi esemplari costruiti, Pinin Farina non riusciva a far fronte alla vivace domanda e, nell’attesa della costruzione della nuova fabbrica a Grugliasco, passò la produzione a Boano. In poco più di un anno, ne furono realizzate un’ottantina. O ancora la più moderna Dino 246 GTS, che ha visto il suo debutto al Salone di Ginevra del 1972: la linea era rimasta quella personale e attraente della 246 GT con in più la possibilità di guidare a cielo aperto.

Le auto rimaste in vetrina a Noto hanno poi ripreso la corsa in direzione di Catania: nel cuore della città, presso il Rettorato dell’Università, gli equipaggi si sono fermati per il pranzo. Ad accoglierli, squadre di sbandieratori e centinaia di persone: la sosta è stata l’occasione per un saluto del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, l’Onorevole Catia Polidori, e del Senatore Raffaele Stancanelli, Sindaco della Città. Dopo la sosta a Catania, ancora una volta le auto hanno risalito i tornanti: questa volta erano quelli del monte Etna, per arrivare fino al rifugio Sapienza

Il percorso impegnativo ha messo alla prova tutti i driver, compresi quelli più esperti. Tra i partecipanti infatti, non mancano importanti nomi che hanno fatto la storia della Targa Florio: Nino Vaccarella, Antoine Hezemans e Arturo Merzario. I loro visi non sono però ancora stanchi: sono pronti a chiudere la seconda tappa con l’arrivo e la sfilata, in pieno centro a Taormina, e a concludere domani la gara.

Sabato ci sarà infatti la terza e ultima tappa che da Taormina passerà per Bronte, Acquedolci e Cefalù: poi si continua alla volta di Trabia per concludere la manifestazione con una sfilata a Palermo, in Piazza Politeama.

Si è appena concluso invece l’Eco Targa Florio Green Prix, prova valida per il Campionato Internazionale FIA Alternative Energy Cup. Ad aggiudicarsi il primo posto è stato l’equipaggio Liverani-Strada su una FIAT Croma JTD del 2005. Il secondo gradino del podio è stato calcato da Di Bella-Canale a bordo di una Citroen DS3, mentre la medaglia di bronzo se l’è aggiudicata Guerrini-Gnaldi Colesci su FIAT Alfa Romeo MITO: tutte e tre le vetture sono alimentate a biodiesel.

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