Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

L’ASSESSORE SPARMA HA INCONTRATO L’ORDINE DEI GEOLOGI DI SICILIA

Palermo, 09/09/2011 - Riordino delle coste, salvaguardia del territorio dal rischio idrogeologico, “geologo di zona”, aggiornamento della norma che regola gli studi geologici a supporto dei piani regolatori generali (Circolare Arta n 2222/95) e rischio sismico dell’Isola. Si è parlato di questo e di molto altro mercoledì 7 settembre u.s. presso la sede dei geologi di Sicilia in viale Lazio a Palermo, nell’incontro tra l’assessore al Territorio e Ambiente Gianmaria Sparma e il Consiglio dei geologi di Sicilia. “Ci sono a disposizione oltre cento milioni di euro per il territorio e l'ambiente – ha esordito l’assessore regionale Sparma - e tra gli impegni attuali dell’Ufficio ci sono i seguiti della direttiva alluvioni”.
L’assessore ha continuato citando quanto posto in essere dal suo assessorato in merito al rischio idrogeologico e in particolare: “C'è una scadenza a

dicembre 2013 per il piano gestione sul rischio alluvioni. Questo piano – ha continuato - sarà fatto anche col vostro contributo. Stiamo continuando con le carte regionali del rischio ambientale e siamo al 40% del lavoro effettuato. Sulle guide turistiche è stato istituito il tavolo tecnico.

A breve organizzeremo un convegno per fare il punto su quanto messo in opera dall'assessorato fino ad oggi". Viva soddisfazione è stata espressa dal presidente dei geologi isolani Emanuele Doria che, ringraziando l’assessore per la sua disponibilità, ha menzionato anche la carenza dei geologi nella pubblica amministrazione, “una carenza che penalizza la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti”. Nel corso dell’incontro il presidente Doria ha illustrato la bozza di disegno di legge elaborata dal Consiglio sulla riorganizzazione del Servizio geologico regionale, con la razionalizzazione di competenze attualmente sparse tra vari enti e che istituisce, contestualmente, la figura del “geologo di zona”.

E proprio sul riconoscimento della figura del “geologo di zona”, Sparma ha manifestato la sua apertura e il suo impegno: “Sposo la proposta del geologo di zona –ha dichiarato l’assessore- perché anche la terra ha bisogno di essere curata e monitorata”. Il confronto con l’assessore Sparma ha consentito inoltre al Consiglio dell’Ordine, di evidenziare i punti salienti che necessitano dell’attenzione del governo regionale. Il vicepresidente Carlo Cassaniti ha posto l’accento sulla “mancanza di una riforma organica del territorio in quanto esiste una eccessiva frammentazione di competenze per studiare singoli fenomeni naturali che accadono come, ad esempio, le frane. Istituendo una unità o un dipartimento che coordina e gestisce dati e professionalità che riguardano il territorio –ha evidenziato Cassaniti-, si ottimizzano tempi e costi per la mitigazione dei rischi cui un territorio è soggetto”.

Il consigliere Biagio Privitera, infine, nel ricordare l’impegno dei geologi siciliani in occasione degli eventi alluvionali del 2009 e 2010 nel messinese, ha ripetuto la necessità dell’istituzione del “geologo di zona” anche al fine di garantire una più efficace ed efficiente azione di contrasto nei confronti dei rischi geologici cui è esposto il nostro territorio. “Il geologo di zona –ha ribadito Privitera- è la figura professionale che, cosi come accadde negli anni ‘70 con la riforma sanitaria e l’istituzione della figura del medico condotto, oggi medico di famiglia, garantista di una costante azione di presidio e controllo del territorio, consente così una più adeguata attività di previsione e prevenzione a supporto delle comunità locali ed una più aderente programmazione della spesa ai fini della tutela dell’incolumità delle comunità.” L’assessore Sparma ha offerto la sua disponibilità a ripetere il confronto con l’Ordine regionale dei geologi di Sicilia.

Antonio Gallitto

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