Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PER DIMITRI SALONIA DA GIAMMORO LA BELLE ÈPOQUE NON È MAI FINITA

Messina, 26/09/2011 - Il prossimo 7 ottobre alle ore 19.00, presso il circolo culturale "Pickwick", Via Ghibellina 32 a Messina, verrà presentata la monografia dell'artista Dimitri Salonia, con prefazione di Vittorio Sgarbi. Presenta Alexandra Rendhell. Dimitri Salonia nasce in un angolo di paradiso, a Giammoro una frazione di Pace del Mela in provincia di Messina nel 1941. Pur essendo Dimitri Salonia un avvocato, tuttavia manca nella sua pittura qualsiasi eco dell’attività professionale e del suo linguaggio di giurista; la sua arte è elegante e inoffensiva, quasi un lusus cortigianesco distaccato dal vissuto, strenuo esercizio di forma e di stile, avulso dalle convenzionali denunce sociali e politiche. Egli esercita la sua attività artistica da poeta e da amatore, nel senso che tralascia totalmente quei toni di propaganda e di polemica politica che caratterizzano la rappresentazione degli artisti suoi contemporanei.

Dimitri Salonia ama riprendere i moduli preziosi e raffinati dell’impressionismo francese, che così bene si attaglia, con la sua esplosione di luce e di colore, al violento paesaggio siculo, senza tuttavia sconoscere i moduli ermetici dell’arte astratta, pur non condividendone gli schemi di rottura con l’arte del passato.
Egli appartiene a quella “elite” laica di veri artisti che gestiscono l’arte in prima persona, senza condizionamenti o vincoli di sorta, né politici, né sociali, né economici.

Vittorio Sgarbi ha scritto di lui:
"per Dimitri Salonia, la Belle Epoque non è mai finita. Sta ancora dentro di noi, se solo lo vogliamo".

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