Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PER DIMITRI SALONIA DA GIAMMORO LA BELLE ÈPOQUE NON È MAI FINITA

Messina, 26/09/2011 - Il prossimo 7 ottobre alle ore 19.00, presso il circolo culturale "Pickwick", Via Ghibellina 32 a Messina, verrà presentata la monografia dell'artista Dimitri Salonia, con prefazione di Vittorio Sgarbi. Presenta Alexandra Rendhell. Dimitri Salonia nasce in un angolo di paradiso, a Giammoro una frazione di Pace del Mela in provincia di Messina nel 1941. Pur essendo Dimitri Salonia un avvocato, tuttavia manca nella sua pittura qualsiasi eco dell’attività professionale e del suo linguaggio di giurista; la sua arte è elegante e inoffensiva, quasi un lusus cortigianesco distaccato dal vissuto, strenuo esercizio di forma e di stile, avulso dalle convenzionali denunce sociali e politiche. Egli esercita la sua attività artistica da poeta e da amatore, nel senso che tralascia totalmente quei toni di propaganda e di polemica politica che caratterizzano la rappresentazione degli artisti suoi contemporanei.

Dimitri Salonia ama riprendere i moduli preziosi e raffinati dell’impressionismo francese, che così bene si attaglia, con la sua esplosione di luce e di colore, al violento paesaggio siculo, senza tuttavia sconoscere i moduli ermetici dell’arte astratta, pur non condividendone gli schemi di rottura con l’arte del passato.
Egli appartiene a quella “elite” laica di veri artisti che gestiscono l’arte in prima persona, senza condizionamenti o vincoli di sorta, né politici, né sociali, né economici.

Vittorio Sgarbi ha scritto di lui:
"per Dimitri Salonia, la Belle Epoque non è mai finita. Sta ancora dentro di noi, se solo lo vogliamo".

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