Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

SCIOPERO SINDACI DEI NEBRODI: IL PRIMO EVENTO DEL GENERE IN ITALIA

Ficarra (Me), 14/09/2011 - Domani dal Prefetto di Messina, alle ore 10,00, una folta rappresentanza dei Sindaci dei Nebrodi consegnerà simbolicamente le deleghe ricevute dal Governo in tema di Anagrafe e Stato Civile in segno di protesta contro gli ennesimi tagli economici operati dal Governo con l’ultima manovra finanziaria che ha già ricevuto il voto favorevole del Senato.

Da sottolineare che si tratta del primo evento del genere che vede coinvolti tutti i Sindaci d’Italia a prescindere del loro colore politico. Mai, infatti, i Sindaci avevano deciso di scioperare.
L’iniziativa è stata avviata dall’ANCI Nazionale nella riunione dell’8 settembre u.s.
In allegato si inviano i documenti diramati dalla succitata Associazione a tutti i Comuni. Inoltre viene allegata anche la lettera aperta a tutti i cittadini da parte del Sindaco di Ficarra.
14 SETTEMBRE 2011
Basilio Ridolfo (Sindaco di Ficarra e componente del Direttivo Regionale ANCI)
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Lettera aperta ai cittadini del sindaco di Ficarra sullo sciopero di domani: Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni territoriali


Ficarra, 13 settembre 2011 - Carissimi cittadini, giovedì 15 settembre c.a. dirò al Prefetto e al Ministro dell’Interno che questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini.

Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni territoriali.
Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti.

Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.

Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi.
Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l’ANCI stanno facendo non è la protesta della “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili.
Se mi verrete a trovare vi aprirò le porte del nostro Comune.

Basilio Ridolfo
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Ai Signori Sindaci dei Comuni Siciliani

Caro Sindaco,

come saprai il Comitato Direttivo dell’Anci ha indetto per giovedi 15 settembre (vedi documenti allegati) una giornata nazionale di protesta di tutti i Comuni d’Italia contro gli effetti di una manovra economica che, se pur necessaria, presenta elementi di grande criticità.

I Comuni siciliani, pur non subendo conseguenze sul piano ordinamentale, sono fortemente penalizzati dalle misure finanziarie approvate e si troveranno costretti ad aumentare la pressione fiscale e a ridurre drasticamente i servizi resi ai cittadini.

Per queste ragioni, chiedendoTi di aderire, Ti informo che la protesta in Sicilia si articolerà in due momenti: al mattino è prevista simbolicamente la chiusura degli Uffici Anagrafe e Stato Civile e la riconsegna in Prefettura, alla presenza di Assessori e Consiglieri, delle deleghe del Sindaco quale Ufficiale del Governo; al pomeriggio si procederà con la convocazione dei Consigli comunali aperti alla partecipazione delle parti sociali e dei cittadini.

Giacomo Scala
Palermo, 9 settembre

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