Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

VALERY GERGIEV E L'ORCHESTRA DI SAN PIETROBURGO NELLA STAGIONE DEL TEATRO MASSIMO

Domenica 13 novembre ore 20.30. Il concerto sostituisce il previsto appuntamento in calendario di domenica 2 ottobre (City of Birmingham Symphony Orchestra). Rimangono validi i tagliandi di abbonamento (Serie completa e Serie “Allegro”)
Palermo, 28/09/2011 - Una data da cerchiare in rosso quella del 13 novembre 2011, giorno del debutto al Teatro Massimo di uno dei più celebri e significativi direttori dei nostri tempi, il russo Valery Gergiev con l'Orchestra del suo teatro, il leggendario Mariinsky di San Pietroburgo.

Nato a Mosca nel 1953, Gergiev si è formato al Conservatorio di Leningrado, nella classe di direzione più leggendaria e longeva del mondo, quella di Ilya Musin che per 60 anni, fino al 1999, ha sfornato i migliori direttori del paese. Assistente di Yuri Temirkanov, nel 1988 è stato nominato direttore artistico del Kirov (oggi Mariinsky). Nel 1996 il governo gli ha poi affidato la gestione completa di quello che è ancora oggi il simbolo assoluto della tradizione musicale e tersicorea russa. Negli anni del disgelo la figura di Gergiev si è imposta prepotentemente all'attenzione internazionale non solo per il magistero musicale ma anche per la capacità “manageriale” di imporre in occidente la qualità dei complessi artistici del suo teatro: il Mariinsky sfoggia oggi un cartellone di concerti, opere, balletti e tournée impressionante. Gergiev lo ha rinnovato, nell'edificio e nell'anima.

Lo “Zar” come viene definito nell'ambiente musicale, detiene il record dell'agenda in assoluto più fitta: drammatico, magnetico, imprevedibile, ha negli occhi scintille diaboliche che distribuisce con lo sguardo, sempre un po' di sbieco, a orchestrali e pubblico. Dal 1997 è inoltre principale direttore ospite del Metropolitan di New York.

Le sue incisioni (Decca) di opere del grande repertorio del suo paese (Prokof'ev, Glinka, Borodin, Rimskij-Korsakov, Cajkovskij) sono un riferimento imprescindibile della discografia odierna.
Per la prima volta al Teatro Massimo, Gergiev, alla testa della sua orchestra, presenta titoli del suo repertorio prediletto: l'ouverture da “Russlan e Ludmilla” di Glinka, alcuni passi celebri dal Principe Igor di Borodin, i caleidoscopici “Quadri di un'esposizione” di Musorgskij.

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