Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

“SANTI MEDICI E TAUMATURGHI”, DOMANI LA PRESENTAZIONE A MESSINA

MESSINA, 17/10/2011 - Domani 18 ottobre, alle ore 11, nel Salone degli Specchi della Provincia regionale si svolgerà la conferenza stampa per la presentazione della mostra "Santi, medici e taumaturghi - testimonianze d'arte e di devozione in Sicilia ", organizzata, in occasione dei 50 anni della "Villa Salus", dalla famiglia Barresi in collaborazione con la Provincia regionale.


Presenzieranno all'incontro: il presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto; il direttore responsabile della Casa di cura “Villa Salus”, Antonio Barresi; il Sovrintendente ai Beni Culturali, Salvatore Scuto e l'ideatore e organizzatore dell'evento, Saverio Pugliatti.

Un evento da condividere con la città, è stata questa la molla che ha spinto la famiglia Barresi ad organizzare, per la ricorrenza dei 50 anni della casa di cura " Villa Salus", una mostra d'arte moderna dal titolo: "Santi, medici e taumaturghi - testimonianze d'arte e di devozione in Sicilia ".

E sarà un avvenimento da ricordare perché per la prima volta sono stati raccolti dipinti, sculture, ex voto e materiali d'arte popolare, provenienti prevalentemente da chiese, monasteri e musei di tutta la Sicilia, che rivelano l'intenso rapporto che nel tempo ha saldato l'aspetto religioso a quello terapeutico.

L'eccezionale raccolta, ideata da Saverio Pugliatti e riconducibile alla attività della casa di cura della famiglia Barresi, permette di constatare come la devozione nei confronti dei Santi guaritori abbia attraversato secoli che vanno dal Cinquecento all'Ottocento.

La rassegna, che verrà inaugurata dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, sarà ospitata dal 21 ottobre al 15 gennaio 2012 nelle sale del Monte di Pietà, messo a disposizione dal presidente on. Nanni Ricevuto, a riprova che poi non è cosi difficile la sinergia pubblico - privato.

Il tema della mostra ha, come si diceva, il precipuo valore di mostrare un aspetto inedito del passato ed e stata l'occasione per gli esperti di studiare sculture ed opere d'arte fino ad oggi relegate alla semplice funzione di intermediari religiosi ai quali riservare solo culto e preghiera.

L'organizzazione dell'evento si e avvalsa di un comitato scientifico composto da: Giampaolo Chillè, Stefania Lanuzza, Grazia Musolino, Teresa Pugliatti, Salvatore Scuto e Sergio Todesco, che ha messo in evidenza come quelle opere siano testimonianze preziose che possono essere elevate al rango di patrimonio artistico.

Molto interessanti le opere selezionate dai curatori Chillè, Lanuzza e Musolino.

Tra le sculture presenti una particolare citazione meritano quelle che raffigurano San Luca, San Vito ed i Santi Cosma e Damiano, in quanto rare testimonianze di statue lignee del `500.

I dipinti in mostra, oltre al pregio artistico che le connota, raccontano anche spezzoni di storia. Come il quadro di San Diego D'Alcalà, venerato soprattutto in Spagna e nel sud America, il cui culto in Sicilia fu "imposto dai dominatori spagnoli". O la tela di Giovan Battista Quagliata già preziosa da un punto di vista artistico in quanto raffigura, con una iconografia poco diffusa, i due Santi Cosma e Damiano mentre esercitano la loro professione, la cui lettura diventa particolarmente avvincente perche riproduce, come in una istantanea, la strumentazione medica allora in uso, alcuni vasi da farmacia, libri, carte ed una pipa con cannello di vetro che nel corso del XVII sec. fu spesso utilizzata per far inalare, o fumare, miscele di erbe con effetto narcotico ed anestetico.

Tra le testimonianze delle arti decorative, degni di nota appaiono due paliotti in seta ricamata in oro, un pannello in maiolica del XVIII sec., un bicchiere d'avorio del XVI sec. ed una pinza d'argento utilizzata per dare la comunione a quanti venivano colpiti dalla peste.

Particolare cura e stata posta sicuramente all'allestimento, impostato sul principio che le opere risultino valorizzate per le loro caratteristiche estetiche e, contemporaneamente, non vengano private della funzione che fin qui hanno ricoperto.

Per non disperdere il prezioso lavoro degli studiosi l'esposizione è stata corredata da un volume d'arte le cui immagini risultano arricchite da accurate schede compilate da noti studiosi. La prefazione, redatta da don Giovanni Russo, ripercorre storicamente e teologicamente il rapporto da medicina e guarigione.

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