ARCIGAY MESSINA: LA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI DI MILAZZO DIA UN SEGNALE DI DEMOCRAZIA PRENDENDO LE DISTANZE DAL CONSIGLIO COMUNALE

Milazzo (Me), 22/11/2011 - Signor Presidente della Consulta, Signori rappresentanti delle associazioni che di questa importantissima istituzione per questo Comune ne siete degni e autorevoli interlocutori. Abbiamo iniziato questo percorso nel nome dell'unità, della reciproca collaborazione e nel contempo nel rispetto delle personali opinioni che ci hanno visto spesso confrontarci democraticamente.
Così com'è lo spirito di questa Consulta Comunale.

Abbiamo spesso al di fuori delle istituzionali convocazione discusso con alcuni di lor signori sulle molteplici criticità che purtroppo viviamo in questo contesto sociopolitico non favorevole alle istanze dei cittadini che singolarmente come associazioni qui rappresentiamo.

E' stato spesso ribadito come l'azione di Governo di ogni associazione e quindi di tutte le istituzioni politiche e sociali, devono mirare alla sicurezza, alla stabilità, alla libertà di pensiero e di movimento che garantisca i cittadini nella molteplicità delle loro richieste e principalmente nei loro diritti che la nostra carta costituzionale garantisce a tutti indistintamente dalla razza, religione o sesso. Makwan Arcigay Messina (comitato provinciale) che si onora di far parte di questa rispettabilissima Consulta Comunale, nel ringraziare per l'affetto e la stima reciproca che ci ha visti insieme fino ad oggi.

Anche se abbiamo avuto modo d'incontrarci pochissime volte. Prende atto della grande maturità intellettuale che le associazioni hanno dimostrato nel confrontarsi anche con Un associazione che rappresenta il popolo LGBT Messinese e che per essi si batte per quei diritti fondamentali e costituzionali. Questo mi rende consapevole e alquanto soddisfatto del primo grande risultato ottenuto in questa sede, ovvero che stiamo insieme non solo associazioni con diversi scopi sociali, ma principalmente,( cosa fondamentale per ciò che intendo dire ) stiamo insieme associazione LGBT e associazioni di estrazione cattoliche che pur avendo opinioni contrastanti su molte proposte o azioni di Arcigay in merito ai diritti, nondimeno sappiamo convivere e maturare insieme quelle risoluzioni che riteniamo essere utili per questa consulta. Abbiamo accettato insieme di far parte di questa Consulta Comunale perchè insieme abbiamo creduto e crediamo nella necessità di proporre e del confronto anche serrato per il bene della collettività.

L'amministrazione Comunale che ha voluto questa Consulta ed il merito va all'assessore Massimo D'Amore, aveva nell'ottobre scorso con una delibera di Giunta Comunale votato un atto di civiltà e democrazia che Paesi, Nazioni, molto più indietro tecnologicamente e culturalmente rispetto alla nostra Nazione hanno già votato anche il Matrimonio tra persone dello stesso sesso, la Giunta Comunale nell'ottobre scorso aveva votato il registro delle coppie di fatto. Cosa che ebbe un grande risalto su tutti i giornali nazionali ponendo la nostra Città tra le Città con grande indice di democrazia e civiltà.

Tale operazione andava ratificata dal Consiglio Comunale, nella prima metà di Novembre con un colpo a sorpresa viene messa all'ODG la discussione è con un azione incrociata da parte di molti consiglieri che sostengono il Sindaco e le delibere di Giunta, hanno per semplici motivi di ripicca personale tra consiglieri e Sindaco hanno vilmente bocciato quell'uno atto di civiltà che dava a questo martoriato Comune un motivo di orgoglio per essersi posto tra quei comuni che sono contro ogni forma di discriminazione e contro ogni Omotranslesbofobia.

Questa possibilità, questi consiglieri, dimenticando che sono stati eletti dai cittadini e che tra questi cittadini circa l'8% sono LGBT giusta statistica per difetto e non per eccesso. Ma, cosa più grave hanno dimenticato il motivo per cui sono eletti, ovvero rappresentare il Popolo tutto nessuno escluso, per i loro interessi hanno tradito una parte della cittadinanza. Oggi alcuni hanno fatto un passo indietro ma il danno d'immagine e il danno fatto alla comunità LGBT Milazzese, mi lascia deluso ma non sconfitto.

Per questo motivo ritengo che questa consulta comunale dia un segnale forte di democrazia prendendo le distanze da quanto avvenuto in Consiglio Comunale a danno dei cittadini LGBT e a danno dell'immagine della Città esponendola all'opinione pubblica nazionale come una città Omofoba e razzista. Chiedo che Usciamo da questa sala con una dichiarazione contro ogni forma di discriminazione razziale, di sesso, di religione, ponendo enfasi sulla necessità che i valori alti della laicità e della democrazia non possono essere posti in gioco per meri interessi personali. Così facendo diciamo alla opinione pubblica fuori Milazzo che questa Consulta e quindi le associazioni che rappresentiamo, fanno dei diritti, dell'uguaglianza, e della libertà battaglia comune, e lanciamo il messaggio che tutto questo non può divenire merce di scambio in un Consiglio Comunale per pura mercificazione d'interessi.
Nel ringraziarvi colgo l'occasione per ringraziarvi per la vostra collaborazione.

Rosario Duca
Presidente
Arcigay Messina Makwan