Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

MESSINA, ARRESTATI 5 ROMENI PER FURTO DI CAVI DI RAME A TRENITALIA

Messina, 15/12/2011 - Alle ore 02.20 circa di ieri, personale della Sezione Polizia Ferroviaria di Messina ha tratto in arresto i sotto indicati cittadini di nazionalità rumena, colti nella flagranza del reato di concorso in furto aggravato di cavi di rame in danno Trenitalia S.p.A.:
· WENE Noni Ion nato in Romania il 09/03/1986;
· PETRE Florian Valentin nato in Romania il 15/11/1989;

· NICA Cristian nato in Romania il 16/06/1977;
· MEMET Nelu nato in Romania il 19/03/1988;
· OSMAN Nicolae Dorin nato in Romania l’11/03/1987.

A seguito dei vari furti di cavi di rame perpetrati negli ultimi due mesi presso l’Officina Ciclica Carrozze di Trenitalia S.pA., sita in via Oreto di questo capoluogo, sono stati predisposti specifici servizi di vigilanza a cura della predetta Sezione Polfer con l’ausilio di personale di Protezione Aziendale R.F.I..

Nel corso del servizio sono state utilizzate delle apparecchiature elettroniche innovative, che consentono la video sorveglianza a distanza delle aree interessate. Si tratta di un autoveicolo, unico in Italia, denominato M.A.S.S. di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Ciò ha consentito di documentare i movimenti di alcune persone, che si aggiravano nei pressi della suddetta officina con fare furtivo.

Immediatamente interveniva il personale della Polizia di Stato e, in corrispondenza del sottopasso che conduce alla via S. Cosimo, venivano sorpresi i cinque rumeni con spezzoni di cavi di rame, per il peso complessivo di Kg.500 circa. I predetti venivano bloccati e tratti in arresto per il reato di concorso in furto aggravato.
In mattinata, dopo le formalità di rito, i 5 arrestati sono stati accompagnati presso il locale Tribunale per essere giudicati per direttissima.

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