Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ALFANO (IDV) RICORDA IL GIORNALISTA FAVA: “SUA LEZIONE E’ CONCETTO ETICO DEL GIORNALISMO”

PALERMO, 04 GEN. - “Sono passati 28 anni da quel terribile giorno in cui la mafia ha strappato alla nostra terra, ma non alla nostra memoria, uno straordinario esempio di intellettuale vero e libero quale era Pippo Fava, giornalista dalla schiena dritta. Un esempio che oggi, insieme a quello di altri giornalisti assassinati per aver reso un servizio alla collettività diffondendo verità, dovrebbe essere un irrinunciabile punto di riferimento per il mondo dell’informazione e dell’antimafia. E’ bene ricordare, ogni giorno, che Pippo Fava fu ucciso per le sue inchieste scomode, ed attualissime, sulle collusioni della politica e dell’alta finanza con il mondo di Cosa Nostra”.

Così in una nota l’eurodeputata e responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia dell’IdV Sonia Alfano ricorda il giornalista catanese Giuseppe Fava, assassinato il 5 gennaio del 1984.

“La lezione di Pippo Fava - conclude - è racchiusa nel suo ‘concetto etico del giornalismo’: un’idea nobile che a 28 anni dalla sua morte appare ancora rivoluzionaria e che è assolutamente meritevole di essere trasmessa a tutti coloro che vogliono fare informazione, a qualsiasi livello”.
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«Il 25 ottobre 2011 il Parlamento Europeo ha approvato a larghissima maggioranza la risoluzione sul crimine organizzato nell’Unione Europea di cui sono relatrice. Alla luce del Trattato di Lisbona e col Parlamento Europeo nel nuovo ruolo di legislatore in ambito “Giustizia e Affari Interni”, la risoluzione assume un rilevante significato politico e traccia un chiaro piano di azione per un contrasto al crimine organizzato e alle mafie a livello UE. La risoluzione, frutto di un lavoro parlamentare di un anno, è espressione dei contributi di numerosi magistrati, studiosi ed esperti. Per la prima volta nella storia istituzionale europea si fa riferimento ai sistemi criminali mafiosi in un testo ufficiale, a testimonianza di un’acquisita consapevolezza politica della necessità di adeguate forme di contrasto: confisca e riutilizzo a scopi sociali dei patrimoni criminali, riconoscimento del reato di associazione mafiosa nei 27 Stati membri, norme sul controllo e la trasparenza dei fondi pubblici, contrasto al riciclaggio di denaro, non-candidabilità dei condannati per reati gravi, istituzione di una Commissione parlamentare antimafia. Proprio quest’ultimo punto assume un’importanza notevole poiché tale Commissione assumerebbe il ruolo di guida politica e di stimolo dell’attuazione tempestiva delle raccomandazioni del Parlamento Europeo a livello legislativo e operativo. Adesso spetta alla Conferenza dei presidenti (composta dal Presidente del Parlamento Europeo e dai presidenti dei gruppi politici) prendere atto della posizione della plenaria del 25 ottobre e istituire nei primi mesi del 2012 la Commissione speciale del Parlamento Europeo sulla criminalità organizzata e le mafie».

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