Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

“IL GIORNO DELLA CIVETTA”: LA PASSIONE CIVILE CONTAGIA ED ENTUSIASMA GLI STUDENTI MESSINESI

All’incontro con i ragazzi hanno partecipato, tra gli altri, il regista Fabrizio Catalano, l’attore Sebastiano Somma, l’autore dell’adattamento teatrale Gaetano Aronica. Lo spettacolo al Vittorio Emanuele fino a domenica
Messina, 14/01/2012 - Non solo mafia. Anche difficoltà economiche sul territorio, inadeguatezza della politica, i sogni dei giovani infranti ancor prima di essere sognati.
E ancora la volontà di andare avanti, di superare gli ostacoli, di credere in una realizzazione sempre e comunque possibile.

L’incontro tra la compagnia che fino a domenica prossima mette in scena nel Teatro Vittorio Emanuele “Il giorno della civetta”, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, e un nutrito gruppo di quinte classi dell’Istituto Jaci, capeggiate dal preside Stazzone, svoltosi nella Sala Sinopoli del teatro, è stato quanto mai vivo, partecipato e interessante. A parlare e a dialogare con i giovani il regista Fabrizio Catalano (nipote di Sciascia), l’attore e autore dell’adattamento teatrale Gaetano Aronica, il protagonista nel ruolo del capitano Bellodi, Sebastiano Somma (l’altro, Orso Maria Guerrini, non ha partecipato), il produttore Gino Caudai, gli attori Roberto Negri, Alessio Caruso e Giovanni Vettorazzo. A rappresentare l’Ente Teatro c’era il consigliere di amministrazione Gustavo Ricevuto.

Si era cominciato male, quando nessuno degli studenti si è dichiarato lettore dei romanzi di Sciascia, ma la passione, civile ancor prima che teatrale, della compagnia ha presto coinvolto i giovani, che hanno iniziato a dialogare in un crescendo di scambio di opinioni serrate e concrete. Il teatro, lo si è toccato con mano, è capace di smuovere le coscienze e gli appassionati inviti di Catalano, Somma e Aronica di partire dalle grandi capacità narrative di Sciascia per riappropriarsi della propria identità, del proprio territorio e, soprattutto, del proprio avvenire sono stati raccolti dagli studenti come una provocazione autenticamente costruttiva. Si è scoperto così che dietro l’iniziale silenzio dei ragazzi, c’è tutto un mondo creativo con una sua concretezza d’intenti e una chiarezza di idee che poteva sembrare insospettabile. Una realtà che dà speranza e anche gioia, tanto da far ritenere che a questo incontro, man mano che la stagione di prosa andrà avanti, altri ne seguiranno.

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