Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MOBILITIAMO MESSINA: INVERTIRE LA POLITICA DELLE FS E RIPRISTINARE TRENI E SERVIZI

Messina, 21 gen 2012 – Contro il taglio dei treni, contro la trasformazione dello snodo di Messina in un binario morto questa mattina, nonostante la pioggia e il cattivo tempo, il Comitato Mobilitiamo Messina ha manifestato sotto il porticato della Stazione centrale. Con i partiti, i sindacati e la società civile anche i lavoratori di Servirail e Ferrotel reduci dal deludente incontro di ieri a Palermo. Obiettivo della manifestazione chiedere al Governo e a FS di invertire la politica di dismissioni nello Stretto e ripristinare i treni a lunga percorrenza e il lavoro.
“Dalla mobilità dipende lo sviluppo di un territorio e senza mobilità il territorio muore”, è il leit motiv del Comitato. Pochi dati disegnano l’abbandono progressivo ma continuato nel tempo da parte di Fs. Al 14 dicembre 2008 l’offerta treni di FS dalla Sicilia verso il centro nord prevedeva 4 treni per Milano, 2 per Torino, 5 per Roma, 1 per Venezia per un totale di 6162 posti suddivisi in 116 carrozze, 216 posti di 1° classe, 3604 di 2° classe, 1020 cuccette confort, 776 ordinarie e 546 posti in vagone letto.

All’11 dicembre 2011, ovvero l’ultimo taglio subito che ha portato al licenziamento su tutto il territorio nazionale di 800 addetti ai treni notte, 85 dei quali nella sola area di Messina, l’offerta è di 1 treno per Milano diurno e 5 per Roma per complessive 48 carrozze, 432 posti di 1° classe, 2176 in 2° , 1152 cuccette ordinarie e 432 confort, 90 posti in vagone letto.
Nel manifesto di Mobilitiamo Messina si evidenzia come il Piano industriale 2011 – 2015 di FS per un impegno complessivo di 27 miliardi di euro prevede appena il 2% di risorse per la Sicilia.

A ribadire la necessità di ottenere il ripristino dei treni, tutti gli interventi che uno dopo l’altro hanno scandito il tempo della Protesta di questa mattina. Forte la denuncia dei lavoratori ma anche quella di passeggeri che hanno descritto come nel tempo il servizio sia scaduto, si sia ridotto fino a spingere l’utenza verso altri vettori.
“Il precedente Governo ha penalizzato fortemente il nostro territorio spostando risorse e investimenti al nord. Ora occorre cambiare il passo e riportare al Sud oltre che a Messina treni, risorse per ammodernamento e infrastrutture, lavoro. Un diritto per il quale Mobilitiamo Messina continuerà a lavorare”, ha detto il segretario della Cgil di Messina Lillo Oceano nel suo intervento che ha chiuso la manifestazione.

"Con Trenitalia abbiamo ufficialmente aperto oggi una trattativa che, allo stesso tempo, mira a ripristinare i treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia e a restituire un lavoro agli ex dipendenti della Servirail".

Cosi' l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita', Pier Carmelo Russo, al termine della lunga riunione che si e' tenuta a Palermo con i rappresentanti di Fs e delle organizzazioni sindacali.

"Ferma restando - ha aggiunto Russo - l'azione che il governo regionale condurra' nei confronti sia di Trenitalia che dell'esecutivo nazionale, per una riconsiderazione delle strategie aziendali verso il rilancio del sistema ferroviario nel Meridione d'Italia, sono state gettate le basi per la ricollocazione di tutti i lavoratori in atto licenziati. Per il due febbraio, e' gia' stato fissato un nuovo incontro che servira' a confrontare le rispettive proposte e a individuare il migliore percorso possibile per il riassorbimento del personale".

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