Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ROCCO BARBARO IN "CHE FINE HAI FATTO PETE BEST?" RICORDA IL PRIMO BATTERISTA DEI BEATLES A MESSINA

L'attore, originario di Reggio Calabria, sarà in scena fuori abbonamento nella Sala Laudamo il 21 e il 22 gennaio
Messina, 19/01/2012 - Rocco Barbaro, uno dei più noti comici italiani, originario di Reggio Calabria, è il protagonista del monologo "Che fine hai fatto Pete Best?" di Tito Buffulini, in scena fuori abbonamento nella Sala Laudamo il 21 e il 22 gennaio.

Pete Best, il "protagonista" di questo spettacolo, è stato il primo batterista dei mitici Beatles. Con John Lennon e Paul McCartney era stato catapultato nell'empireo del successo, finché, per uno sgambetto di quella sorte che sembrava averlo calciato in alto, la sua traiettoria si è interrotta. Proprio sul più bello. Mentre i Beatles diventavano i Beatles, Best (che guarda caso significa "il migliore"), timbrava il cartellino in un ufficio di Liverpool. Uno sfigato come pochi?, si chiede Rocco Barbaro. No, tra i tantissimi che, nel mondo dello spettacolo, ma anche dello sport, della politica, della società, assaporano solo un momento di gloria.

Gli ultimi, anche quando sono stati tra i primi, non hanno nessuna possibilità di tornare in cima alla fila. "Che fine hai fatto Pete Best?" è una riflessione sulla sfortuna, sulla sorte che, a volte, perfidamente, si prende gioco di chi è già perdente, ma è anche una riflessione ironica e irriverente sulla fragilità della fama, della popolarità, di quel posto al sole per cui più o meno tutti sgomitano, soprattutto in una società dove apparire e sparire sono spesso moti simultanei della stessa esistenza.
L'ironia del teatro, di questo monologo in particolare, è in grado di riscattare anche chi è a credito con la fortuna, di dare una chanche agli ultimi della fila, di ridare loro quel "momento" di gloria che, fissato dal sorriso suscitato da un comico, è destinato a sopravvivere

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