Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

FICARRA: ARRESTATO PREGIUDICATO CON UN FUCILE A CANNE MOZZE IN CASA

Ficarra (ME), 21/02/2012 - Salvatore Pinsone, 48 anni, con precedenti penali alle spalle, è stato arrestato ieri mattina dai Carabinieri della Stazione di Ficarra per detenzione illegale di arma da sparo alterata e ricettazione. L’attività info-investigativa avviata da qualche tempo dai Carabinieri aveva portato i militari dell’Arma a sospettare che il citato PINSONE Salvatore avesse la disponibilità di armi da sparo detenute illegalmente.
I sospetti sono stati confermati nel corso del blitz scattato alle prime luci dell’alba da parte dei Carabinieri, che hanno sorpreso il PINSONE Salvatore mentre usciva dalla propria abitazione. Nella circostanza, i Carabinieri hanno effettuato un’approfondita perquisizione durante la quale è stato trovato un fucile a canne mozze, il quale era stato ben nascosto dietro una cassa panca posta a ridosso di un muretto a secco.
Oltre ad avere le canne mozze, il fucile, una doppietta di fabbricazione inglese, presentava anche il calcio accorciato.

La criminalità si serve spesso dei fucili a canne mozze (che in Sicilia hanno storicamente assunto il nome di “lupare”) perché più maneggevoli e facili da nascondere sotto gli indumenti e perché a distanza ravvicinata hanno una potenza di fuoco maggiore, dovuta alla immediata espansione della rosata di tiro.
I Carabinieri stanno ora cercando di scoprire perché PINSONE Salvatore detenesse un’arma così pericolosa.

Nessuna ipotesi al momento è esclusa, e probabilmente alcune risposte arriveranno già dagli esami balistici cui l’arma sarà sottoposta nei prossimi giorni a cura dei Carabinieri RIS di Messina, che dovrà innanzitutto individuarne la provenienza e stabilire se è stata utilizzata in fatti criminosi commessi negli ultimi anni.

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