Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

GUALTIERI SICAMINÒ E IL PERICOLO IDROGEOLOGICO NEL FUTURO

Si è svolto sabato 25 Febbraio 2012, nella sala polifunzionale del Comune di Gualtieri Sicaminò, l´incontro-dibattito sul pericolo idrogeologico e la gestione del territorio nel messinese, organizzato dalla neo associazione gualtierese `Noi nel Futuro´


Gualtieri Sicaminò, 27/02/2012 - Numerosa ed interessata la partecipazione ai lavori aperti dal saluto del sindaco di Gualtieri e dall’intervento del presidente dell´associazione, Simona La Maestra, la quale ha sottolineato l´importanza di un uso corretto dei fondi stanziati e delle norme legislative per la difesa del suolo. Il geologo Privitera ha quindi posto l´attenzione sulla legge n.56 del 1977, riguardante la tutela ed il controllo del suolo e gli interventi di conservazione e di trasformazione del territorio, a scopi insediativi, residenziali e produttivi; sostenendo che la regione Sicilia non ha mai adottato tale norma, e che pertanto è indispensabile l´aggiornamento del Piano Stralcio, promosso dalle autorità di bacino, il cui principale obiettivo è la riduzione del rischio idrogeologico entro valori compatibili con gli usi del suolo in atto, in modo tale da salvaguardare l´incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni esposti.

La parola è poi stata data ai Sindaci delle zone maggiormente colpite dal maltempo, il dottor Nicola Venuto, primo cittadino di Saponara, e il dottor Candeloro Nania, sindaco di Barcellona P.G.. I loro interventi si sono incentrati sulle responsabilità dei danni subiti, premendo sulla necessità di ricevere mezzi di prevenzione per eventuali emergenze future. In particolare, il dottore Nania, ha confermato di attendere da mesi la disponibilità di due pluviometri, che gioverebbero per la sicurezza e per la riduzione dell´incessante stato di allerta esistente nel suo comune. La discussione si è conclusa con l´intervento dell´onorevole Santi Formica, vicepresidente A.R.S., il quale ha evidenziato con amarezza le reazioni che sono seguite all´alluvione. Si è assistito ad uno scarico di responsabilità, piuttosto che ad una manovra preventiva. `Indispenabile è - ha affermato l´onorevole - investire fondi per la rimodulazione del territorio alla luce dei gravi danni subiti´.

Durante l´incontro sono anche intervenuti il rappresentante della Protezione Civile, ingegner Grillo; il dottor Crinò, in sostituzione dell´ingegnere Santi Trovato, presidente dell´ordine degli ingegneri di Messina; Pino Falzea, dell´ordine degli architetti di Messina; Carlo Lamberti, presidente dell´unione dei comuni, e l´architetto Bonarrigo, il quale ha presentato alcune riflessioni critiche sul territorio gualtierese.

“L’obiettivo di questo convegno – afferma la presidente dell’associazione organizzatrice, Simona La Maestra – era quello non solo di fare il punto della situazione sui fenomeni franosi ed alluvionali che continuano a colpire il territorio, ma anche avviare un nuovo percorso, fatto non solo di proposte, ma di concreti impegni, per l’attuazione di quegli interventi non strutturali utili alla prevenzione del rischio idrogeologico”.

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