Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

BARCELLONA P.G.: GETTAVA IL ‘PASTAZZO’ NEL TORRENTE, ARRESTATO PER REATO AMBIENTALE

Barcellona Pozzo di Gotto, 18 marzo 2012 - Alle prime ore di ieri mattina, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto del fenomeno dello smaltimento non autorizzato, nel caso specifico mediante sversamento nei torrenti, del materiale di scarto della lavorazione degli agrumi c.d. “pastazzo”, hanno arrestato un cittadino barcellonese di 44 anni.

Nel corso dell’attività è stata attuazione alla più grave disciplina sanzionatoria in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010, con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana fino al 31 dicembre 2012. In proposito, si rammenta che la dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia del D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicato nella Regione Campania.

Nel corso della specifica attività di prevenzione, i Carabinieri, durante un controllo effettuato all’alba di oggi lungo il torrente Patrì, nei pressi di una individuata discarica abusiva già utilizzata in passato da ignoti per sversare il citato scarto della lavorazione agrumaria, hanno notato lo “strano” spostamento di un autocarro che, a fari spenti, costeggiava l’alveo del citato torrente.

I militari dell’Arma, ritenendo che il conducente del mezzo stesse commettendo qualche illecito, anche perché quell’area era già stata utilizzata nel recente passato quale discarica abusiva, hanno effettuato un prudente avvicinamento all’autocarro al fine di accertarne i motivi della presenza in quella località.

Durante tale operazione, il conducente dell’autocarro, essendosi accorto della presenza dell’autovettura dei Carabinieri, accendeva le luci del mezzo e tentava di allontanarsi rapidamente, ma veniva prontamente boccato ed identificato in CRINÒ Salvatore, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) cl. 1967, autotrasportatore, già noto alle Forze dell’Ordine.
Nel corso degli accertamenti effettuati dai Carabinieri, è emerso che il prevenuto stava trasportato circa 10 tonnellate di scarti della lavorazione degli agrumi, c.d. “pastazzo”, appartenente alla categoria dei rifiuti speciali non pericolosi, in assenza della prevista autorizzazione e, pertanto, stante la flagranza del reato, il predetto CRINÒ Salvatore veniva tratto in arresto poiché ritenuto responsabile di trasporto di rifiuti speciali non pericolosi in assenza di autorizzazione.

Nella circostanza, il mezzo di trasporto, un autocarro SCANIA, è stato sottoposto a sequestro unitamente al carico.
Il Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, informato dai Carabinieri circa le attività effettuate, ha disposto che il predetto CRINÒ Salvatore venisse condotto presso il proprio domicilio per ivi permanere in regime di arresti domiciliari, in attesa di giudizio.

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