Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

RIFONDAZIONE COMUNISTA: A PALAZZO DEI LEONI IL PASTICCIACCIO DEL 14 MARZO 2012

Rifondazione comunista, convocata per domani una conferenza stampa
MESSINA, 15 marzo 2012 - «Narriamo qui la vicenda di un pasticciaccio accaduto durante la seduta del Consiglio provinciale del 14 marzo scorso. Seduta che ha visto l’aula votare prima favorevolmente e, dopo un annullamento quanto meno improprio della votazione, respingere la mozione presentata, nientemeno, l’1 aprile 2010 dal consigliere del gruppo Rifondazione Comunista, Francesco Andaloro.
Ma andiamo ai fatti.

Proprio nel 2010 il consigliere Andaloro, in considerazione del grave stato di dissesto del nostro territorio provinciale (numerose sono ancora le strade intransitabili a causa di frane e le situazioni di pericolo in ogni dove), aveva presentato la mozione: “Per un programma di prevenzione del dissesto idrogeologico, riqualificazione del territorio, messa in sicurezza delle infrastrutture civili primarie (…) da finanziarsi attraverso i fondi previsti per il ponte sullo Stretto di Messina” (opera che peraltro è stata cassata dall’elenco delle opere prioritarie dell’Unione Europea).

Ebbene, mercoledì 14 marzo, alle 12, la mozione viene finalmente votata ottenendo, su 24 votanti, 16 voti a favore e 8 astenuti (nessun contrario). Accade, però, che a votazione già conclusa un consigliere del gruppo GdL (Gioventà della Libertà), che risultava avesse votato a favore, dichiara il proprio errore e l’intenzionalità di astenersi.

Niente di male. Con 15 voti a favore e 9 astenuti la mozione risulta ugualmente approvata.

Ma ecco che accade l’assurdo: il presidente decide di annullare la votazione facendola ripetere nonostante le proteste del consigliere Andaloro.

E alle 12,05 il risultato della seconda votazione diventa, su 25 votanti, 11 favorevoli (!) e 14 astenuti.

Insomma il “giochetto” (presumibilmente inscenato ad arte in quanto i consiglieri di centrodestra certo non avevano previsto un risultato così favorevole) è costato, oltre all’astensione del consigliere della GdL, il repentino cambiamento d’opinione, a cinque minuti dalla votazione annullata, di ben altri 4 consiglieri!

Fatti del genere non dovrebbero mai accadere. Diverse volte invece, nell’arco di questa legislatura, abbiamo assistito a comportamenti arroganti da parte delle forze politiche di centrodestra che in questa provincia hanno un enorme strapotere, con la forza dei numeri, nei confronti della minoranza.

La riprova della maliziosità di tale condotta è data dal comportamento tenuto nella votazione successiva per il prelievo di un argomento da discutere: Il consigliere Andaloro, alla proclamazione dell’esito (aveva votato contrario), dichiara di avere avuto l’intenzione di votare favorevolmente e chiede, quindi, di annullare la votazione. Il presidente in questo caso invece dà per buona la votazione dimostrando una condotta da “due pesi e due misure”.

Preannunciamo che a questo comunicato seguirà una conferenza stampa indetta per domani 16 marzo, alle 10, presso la Provincia regionale, al fine di denunciare all’opinione pubblica questi atti anti-democratici, che con altri sistemi politici abbiamo avuto la sfortuna di vedere».
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Stamane il consigliere provinciale e segretario provinciale dell’UDC, Matteo Francilia, ha inviato una nota al presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto, in merito alle necessità di dover individuare al più presto le priorità al fine di mettere in sicurezza urgentemente la viabilità provinciale:

«“L’Udc ribadisce che vanno individuate le priorità per gli interventi sulle strade provinciali tenendo conto di tutte le risorse disponibili sia per quanto riguarda la devoluzione dei mutui esistenti sia per i nuovi da stipulare con la Cassa Depositi e Prestiti” – dichiara il segretario provinciale dell’UDC, Matteo Francilia – “invitando, inoltre, il Governo regionale a sbloccare ed utilizzare, finalmente, le risorse comunitarie per le strade provinciali. Poniamo, inoltre, all’attenzione del presidente della Provincia, on. Ricevuto” – continua Francilia – “l’annosa questione della declassificazione delle strade per cui i paesi con più di diecimila abitanti devono farsi carico delle vie di comunicazione all’interno del perimetro urbano. Il Governo regionale” – ribadisce Francilia – “esca dal suo immobilismo e renda effettivamente disponibili le risorse comunitarie per le strade provinciali"».

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