Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

I RITARDI DELLE PMI NEI PAGAMENTI: INIZIATIVE MPA CONTRO IL ‘CREDIT CRUNCH’

Saranno illustrate ai giornalisti da deputati regionali e nazionali lunedì nella sede catanese dell’Ars
Catania, 04/03/2012 - Lunedì 5 marzo alle 11, nella sede di Catania dell’Ars, in via Etnea, l’on. e l’on. Dino Fiorenza,
deputato dell’Assemblea regionale siciliana, incontreranno i giornalisti per illustrare le iniziative del Movimento per le Autonomie in favore delle piccole e medie imprese per risolvere il grave problema dei ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e per contrastare le difficoltà di accesso al credito, il cosiddetto credit-crunch. All’incontro sarà presente il capogruppo del Mpa della Camera, on. Roberto Commercio.

“Le nostre proposte – ha spiegato l’on. Lombardo – vogliono essere una risposta concreta al grido d’allarme lanciato dalle categorie produttive siciliane, strette nella morsa di un sistema paradossale che, da una parte nega il credito per sviluppare nuovi progetti, dall’altra vede un ritardo cronico nei pagamenti della Pubblica amministrazione: da un minimo di 92 giorni a un massimo di 664, quasi due anni”.

“Una situazione insostenibile – ha aggiunto l’on. Fiorenza - che, provoca il fallimento di un’azienda su tre. Ecco perché abbiamo avanzato proposte concrete, che illustreremo nel corso della conferenza stampa, per risolvere questi gravi problemi delle categorie produttive e far ripartire subito il volano dello sviluppo”.

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