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CULTURA: MISSINEO, CONTRO SICILIA SOLITI LUOGHI COMUNI
Emma Dante e Mimmo Cuticchio fuggono a Parigi
Palermo, 08/03/2012 - Duro attacco dell’autorevole quotidiano francese Le Monde alle istituzioni siciliane definite senza mezzi termini “nemiche della cultura”. In un ampio reportage a firma di Fabienne Darge, il giornale transalpino racconta la storia di Emma Dante e della sua
compagnia teatrale che, per sopravvivere, è costretta ad emigrare a Parigi a causa dell’insensibilità delle autorità siciliane nei confronti dell’arte e del teatro. Lo rivela il massmediologo Klaus Davi che ha dato vita ad un Osservatorio turistico sull’immagine Sicilia attraverso il monitoraggio delle principali testate estere. Le Monde parla di una vera e propria “fuga culturale dei cervelli” dall’isola e dedica ampio risalto al degrado, non solo ambientale ma anche culturale, del capoluogo siciliano.
“Palermo è una madre che non sempre nutre i propri figli non permettendo all’arte e alla cultura di svilupparsi”. Le descrizioni di alcune zone della città e delle scarse opportunità che offre, non lasciano spazio alla speranza in un clima di depressione perenne.
“Il quartiere Ziza – prosegue la Darge - trasuda povertà e disperazione dalle mura di palazzi in stato pietoso fino a formare un alone spettrale. Emma Dante, la cui compagnia sbarca con successo a Parigi al Théatre du Rond-Point con la pièce La trilogia degli occhiali, lavora per assurdo questi spettacoli non vengono programmati dai teatri locali. In questa città, che la teatrante descrive come “sempre sul punto di morire”, la situazione non è facile.
La sua compagnia ha dovuto vivere senza un centesimo di aiuti da parte delle istituzioni, è il denaro delle coproduzioni estere e delle tournée internazionali a permetterle di sopravvivere.” Ma la Dante non è purtroppo l’unica artista che tiene alto il nome della regione a dover fuggire all’estero. Come riporta Libération, anche il celebre maestro siciliano Mimmo Cuticchio, principale erede della secolare tradizione regionale dell’Opera dei Pupi e attore noto per le sue partecipazioni in film come Il Padrino Parte III e l’apprezzato Terraferma di Emanuele Crialese nonché tra i protagonisti della prossima pellicola di Marco Risi, cerca fortuna nella capitale francese.
L’attore siciliano lancia l’allarme sulle pagine del quotidiano transalpino disperandosi per il mancato supporto istituzionale per un’arte che è Patrimonio non materiale dell’Unesco ma che è destinata a una tragica estinzione se le autorità non interverranno. Per ora l’appuntamento per assistere a questo spettacolo unico dove andranno in scena le stupefacenti marionette di Cuticchio, è al teatro Athénée di Parigi il prossimo 9 marzo per l’attesissima versione di Caligola diretta da Vincent Dumestre.
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La pagina di riferimento è:
http://www.liberation.fr/culture/01012394336-une-maison-de-pupi
Emma Dante e Mimmo Cuticchio hanno perfettamente ragione. Purtroppo le risorse "pubbliche" seppur poche per scelta di chi ci governa, sono sempre destinate ad artisti "amici degli amici" i quali amici spesso e volentieri non hanno niente a che vedere con l'arte ma semmai con sistemi di clientela che oltre a distruggere l'arte nella nobile accezione della sicilianità, distrugge anche la società con i soliti sistemi dei "compari" che a tutto pensano tranne all'arte. E' semplicemente vergognoso. Ci vorrebbe una rivoluzione radicale non solo tra gli inutili governanti, a tutti i livelli, ma francamente in tutta la società siciliana. Il problema è culturale, no? Per cui con quali mezzi bisognerebbe rispondere? Chiedo ....
RispondiEliminaLe Monde non fa che indicare un problema che è sotto gli occhi di tutti ma non solo in Sicilia, cioè la mancanza di fondi per la cultura e le arti nel paese...un solo appunto, il nome del quartiere è Zisa e non Ziza, fare un controllo prima di scrivere non sarebbe male
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