Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

L’ON.CATENO DE LUCA COLTO DA UN MALORE ALLA FINE DI UN COMIZIO, DIMESSO DALL’OSPEDALE SIRINA DI TAORMINA

06/03/2012 - L’on. Cateno De Luca, il 4 marzo u.s. alla fine di oltre tre ore di comizio tenuto in Piazza San Pietro, era stato ricoverato verso le ore 23.00, su insistenza del Dott. Leonardo Racco, presente tra il folto pubblico, all’ospedale Sirina di Taormina, a seguito di un breve svenimento e forti dolori al petto.
Dopo una nottata passata in terapia intensiva nel Reparto di Cardiologia, diretta dal Prof. Rosario Evola,
gli è stata diagnosticata una pericardite acuta, causata dalle sue attuali, non ottimali, condizioni fisiche (accumulo di forte stress e perdita di circa 20 kg negli ultimi 6 mesi).

“Ringrazio tutto il personale medico e paramedico del Reparto di Cardiologia – dichiara l’on. Cateno De Luca - che mi ha consentito di sottopormi a tutti gli esami del caso, non interrompendo, tra una flebo e l’altra, il definitivo lavoro che sto completando per il Procuratore Capo della Repubblica di Messina, Guido Lo Forte, e che servirà a dimostrare incontestabilmente a tutti i Siciliani che l’on. De Luca non c’entra nulla con quel personaggio dipinto dagli Organi Inquirenti nell’ordinanza di arresto che lo ha ingiustamente colpito il 27 giugno 2007.

Sono passati oltre tre mesi – conclude De Luca – dal deposito della nostra richiesta di archiviazione e nonostante la Suprema Corte di Cassazione, il 20 dicembre u.s., ha chiaramente stabilito che De Luca non poteva essere arrestato, ancora attendiamo che gli Organi Inquirenti decidano quando deve finire il calvario dell’on. Cateno De Luca”.
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All'on. Cateno De Luca formuliamo l'augurio di una pronta e definitiva guarigione, perché possa tornare al suo mandato e alle attività quotidiane con il suo consueto impegno. 

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