Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA: LEZIONI “OPEN AIR” ALLA SCOPERTA DELL’UNIVERSITÀ CHE FU

Messina, 18 marzo 2012 - Le prossime due ore di lezione saranno fuori dall’aula: docente e studenti dell’insegnamento di Storia dell’Europa moderna (Corso di laurea magistrale in Scienze storiche) si sono dati appuntamento alle 11.30 di martedì 20 all’ingresso principale dell’Ateneo di Messina.
Da lì ci si muoverà verso un luogo appartato interno al perimetro del plesso universitario all’angolo fra piazza Pugliatti e via Giacomo Venezian.
Qui è stato ricomposto e collocato l’unico elemento superstite dell’antica Università: il portale d’ingresso. Questo faceva parte del “Primum ac Prototypum Collegium” dei Gesuiti, insediato a Messina nel 1548. Nel 1604 il padre Natale Masuccio disegna e costruisce, utilizzando anche edifici preesistenti, la sede del Collegio di Messina. Due anni dopo il cronista Buonfiglio e Costanzo lo localizza: “Et vicino il Torrente delle Luscinie non lungi dalla porta delle legna si vede ancora la nuova fabrica, non perfettionata, della casa dello studio, dove si ereggono le stanze per habitatione de Lettori, et parimente gli altri luoghi dove i scolari habbino da intendere le lettioni, distintamente, in tutte le scienze”.

Il torrente Portalegni esiste ancora, anche se sottratto alla vista dalla via Tommaso Cannizzaro. Il prof. Giuseppe Restifo, nell’ambito di questa lezione “open air” ha chiesto al Rettore il permesso di entrare anche nei locali sottostanti la scalinata dell’Università, per poter visitare le antiche mura di fondazione del Collegio della Compagnia di Gesù. Queste sono affiorate, grazie al lavoro archeologico del compianto Giacomo Scibona, durante dei lavori alla scalinata. Insieme a queste sono emerse anche indicazioni di abitazioni dell’età medievale, degli apporti alluvionali delle esondazioni del torrente Portalegni e tracce archeologiche risalenti all’epoca romana. Fra i progetti del Rettore pro-tempore, Stagno d’Alcontres, vi era quello di abbattere l’antica scalinata del plesso centrale, per inserire al di sotto del Rettorato la porta originale della prima Universitas.

Durante gli scavi, vennero scoperti appunto i ruderi e i reperti archeologici, che formano il primo nucleo dell’Antiquarium dell’Università. “Vecchie pietre” che si inseriscono naturalmente in un corso intitolato: “Pietra madre delle città mediterranee”, in cui sono previsti interventi del prof. Nicola Aricò, della dott.ssa Elina Gugliuzzo, della scultrice Sara Teresano e del prof. Maurizio Triscari.

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