Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MILAZZO: SEL PRENDE LE DISTANZE DALLE DINAMICHE ALLA BASE DEL DISSESTO FINANZIARIO

Milazzo, 1 marzo 2012 - Ieri sera, dopo già due rinvii, si procede alla votazione del collegio dei Revisori dei Conti da parte del Consiglio comunale. Le brevi dichiarazioni che si susseguono prima del voto però non danno l’impressione che questo tempo sia servito a sviluppare ragionamenti utili per la città, alle prese con un momento delicato e difficile.
Il Consigliere SEL, Antonio Isgrò, tenta di ribadire alcuni elementi utili alla votazione: “Alla luce della convinzione che sulla professionalità e sulla competenza non ci sia per nessuno dei candidati nulla da eccepire, riteniamo giusto stabilire ulteriori criteri di valutazione: la più totale indipendenza dagli schieramenti politici e la completa estraneità con la situazione che l'Ente Comunale sta attraversando”.

Le forze politiche e i vari gruppi invece - continua Isgrò - hanno preferito confrontarsi sulle appartenenze. Come se si intendesse, con la votazione di questa sera - determinare le condizioni per affrontare, in un modo piuttosto che in altro, la delicatissima questione del dissesto finanziario. Capovolgendo in un certo senso il principio che siano i revisori a darci gli elementi per esprimerci sull'argomento e non viceversa.

Ciò dimostra tra l'altro di non avere colto la lezione che la storia recente ci ha consegnato con un organo collegiale che si spacca per ragioni evidentemente di carattere politico.
Il SEL sceglie di stare fuori da queste dinamiche, esprimendo una preferenza che se per alcuni può sembrare dispersa, per noi intende sostenere una linea di principio, estranea alle dinamiche descritte, che anche se minoritaria in consiglio siamo certi sia la più utile per l'intera città.

Commenti